Ciclismo

Ciclismo su pista, Mondiali 2017: inseguimento maschile, è bronzo! Le donne crollano in finale

Pubblicato

il

Seconda giornata di gare e seconda medaglia per l’Italia, il cui bilancio ai Mondiali 2017 di ciclismo su pista può già considerarsi positivo. Andiamo a vedere quanto successo oggi ad Hong Kong, sede della rassegna iridata.

Diciannove anni dopo l’ultima volta il quartetto italiano dell’inseguimento a squadre maschile è tornato sul podio. La squadra, cresciuta molto negli ultimi anni, ha coronato un percorso stupendo, che l’ha riportata ai vertici mondiali e su tempi di altissimo spessore, con costanza sotto i 3’58”. Nella prova odierna sono scesi in pista Simone Consonni, Liam Bertazzo, Francesco Lamon e Filippo Ganna, impegnati contro la rappresentativa della Gran Bretagna, mentre Michele Scartezzini è rimasto ai box. Nella prima parte di gara gli azzurri hanno quasi controllato, mantenendosi a distanza di sicurezza dal Team GB, con un ritardo di poco superiore al mezzo secondo. La rimonta è avvenuta verso la fine del terzo chilometro, con il sorpasso proprio quando la competizione è entrata nei 1000 metri decisivi. Ganna, sfruttando le proprie doti da inseguitore individuale, ha fatto il forcing per tenere alta l’andatura con quasi 3 giri al comando che hanno permesso poi ai suoi compagni di arrivare agli ultimi metri con un vantaggio di assoluta sicurezza per conquistare il bronzo in 3’56″935.

L’Australia è salita sul gradino più alto del podio facendo segnare il tempo di 3:51.503, sufficiente per precedere la Nuova Zelanda nella finale per l’oro con oltre due secondi di margine.

Purtroppo si è spenta in finale la speranza di doppietta: la squadra femminile, infatti, era stata bravissima ad entrare tra le migliori 4 squadre. Le azzurre Francesca Pattaro, Elisa Balsamo, Silvia Valsecchi e Simona Frapporti avevano iniziato nel migliore dei modi la prova valida per il bronzo, scavando un margine di circa 1” sulla Nuova Zelanda. Per loro, però, l’ultimo chilometro è stato fatale. Le quattro atlete si sono disunite a causa della stanchezza accumulata, naufragando rispetto alla compagine neozelandese. I primi due gradini del podio sono stati occupati da Stati Uniti e Australia, che si sono aggiudicate rispettivamente oro e argento con i tempi di 4’19”4 e 4’19”8.

Il polacco Adrian Teklinski si è imposto nello scratch maschile grazie ad un attacco perfetto portato ad otto giri dalla conclusione. Uscito come un missile dal gruppo ha costruito in breve mezzo giro di vantaggio, difendendolo poi nelle ultime tornate per precedere il tedesco Lukas Liss, argento, e il britannico Christpher Latham, medaglia di bronzo. Buona prova per l’azzurro Francesco Castegnaro, molto attento nelle fasi centrali, in cui ha anche provato un paio di attacchi, e decimo sul traguardo.

Medaglia d’oro per la malesia nel Keirin maschile: grazie ad una prova superba in finale Mohd Awang si è issato sul gradino più alto del podio. L’atleta asiatico, compatto ed esplosivo, ha preso la testa della corsa sul rettilineo opposto, producendo una progressione inarrivabile per tutti gli altri, su cui ha guadagnato 5-6 metri di margine che gli hanno consentito poi di affrontare gli ultimi metri godendosi la vittoria. Seconda e terza posizione rispettivamente per il colombiano Fabian Puerta e per il ceco Tomas Babek.

Twitter: @Santo_Gianluca

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

gianluca.santo@oasport.it

Foto: Twitter Federciclismo

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version