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F1, GP Bahrain 2017: il tracciato di Sakhir, con i suoi lunghi rettilinei e brusche frenate, favorirà Ferrari o Mercedes?

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Nemmeno una settimana di pausa e la Formula Uno torna a fare subito sul serio, con il GP del Bahrain di questo fine settimana. Sarà una Pasqua bollente, e non solo per le temperature che, come sempre, saranno attese nel deserto di Sakhir. La battaglia tra Ferrari e Mercedes sta entusiasmando questo inizio di Mondiale 2017 e, ne siamo convinti, in Bahrain vedremo un altro capitolo della sfida Vettel-Hamilton. Andiamo quindi a capire chi sarà il favorito.

Il tracciato misura 5412 metri e dispone di un layout particolare. Tanti lunghi rettilinei, brusche frenate, ripartenze e poche curve da percorrenza. Un circuito che prevede diversi tornantini e, quindi, altrettante occasioni di sorpasso. Il GP del Bahrain, storicamente, ha sempre messo in scena grandi sfide e tanti duelli corpo a corpo.

I rettilinei principali sono quattro, quello del traguardo è lungo circa un chilometro, mentre tutti gli altri sono anticipati, e chiusi, da curve lente. Curva 1 è una ampia chicane che viene affrontata, in entrata, passando dai 340kmh agli 80kmh. Dopo un altro allungo arriva la complicata curva 4, a gomito, con cambio di pendenza. Da questo punto incomincia il tratto più guidato, con un altra rapida chicane, un breve allungo e un altro tornate in discesa. Successivamente si entra nelle curve 9 e 10, raccordate, di difficile lettura (anche perchè in pendenza) e nelle quali i bloccaggi delle gomme in frenata sono all’ordine del giorno. In uscita parte il terzo allungo (parallelo ai box) prima dell’unico vero tratto di curve in percorrenza (la 11 e la 12) che precedono l’ultimo lungo rettilineo e curva 14-15 che anticipa il traguardo.

Quale vettura sarà la favorita? Incominciamo con il dire che la pista di Sakhir è quasi unica a livello del Mondiale. Il fatto che sia così differente, per esempio, al circuito di Shanghai appena affrontato, porta a pensare che la Ferrari possa essere la macchina da battere, dato che a livello di potenza e motore non ha nulla da invidiare alle frecce d’argento e nelle curve strette si può esaltare grazie al suo passo corto. Se in Cina gli ampi curvoni favorivano le Mercedes, in questa occasione la SF70H potrebbe fare la differenza. Come ben sappiamo, la Ferrari, anche negli ultimi anni, sapeva dare il meglio di sé nelle piste “stop and go” ovvero da frenate e ripartenze, come in Canada o in Australia come poche settimane fa. Tutto quello che troveremo in Bahrain in questo weekend.

Il Meteo – Il weekend si annuncia improntato al sereno e alle alte temperature. Venerdì e sabato, infatti, la colonnina di mercurio toccherà quota 40° nelle ore più calde, mentre domenica (ricordiamo che si correrà in notturna) si fermerà a 30°. Il vento sarà sostenuto e, quindi, porterà sull’asfalto parecchia sabbia. I primi turni di prove libere saranno sicuramente condizionati da questo aspetto.

I precedenti La Mercedes è in serie positiva da tre anni a Sakhir con Nico Rosberg l’anno scorso e la doppietta di Lewis Hamilton nel 2015 e 2014. In precedenza due vittorie di Sebastian Vettel (Red Bull) nel 2012 e 2013, mentre nel 2010 arrivò l’ultimo successo della Ferrari con Fernando Alonso (che vinse anche con la Renault nel 2005 e 2006). Nel 2011 il GP del Bahrain non venne disputato, mentre la prima edizione nel 2004 fu di Michael Schumacher. Nel 2007 e 2008 altra doppietta di Felipe Massa (Ferrari) mentre nel 2009 vinse Jenson Button (Brawn GP).

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