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F1, GP Cina 2017: le cinque risposte che dovrà darci il GP di Shanghai

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Cari appassionati della Formula Uno, ci siamo! Mancano poche ore e prenderà il via il weekend del GP di Cina sul circuito di Shanghai, secondo appuntamento del mondiale. Un fine settimana ricco di spunti interessanti che inizierà a darci un quadro più esatto delle reali potenzialità delle Scuderie. Andiamo ad analizzare i cinque punti di interesse più importanti che si vivranno sul tracciato cinese.

1) La Ferrari sarà in grado di bissare il successo ottenuto a Melbourne?

La vittoria di Sebastian Vettel ha galvanizzato il team e tutti i suoi tifosi, ma ripetersi subito anche a Shanghai non sarà certo una passeggiata di salute. Le potenzialità la nuova SF70H le ha, ma questa pista è tradizionalmente un feudo Mercedes ed è anche una delle preferite di Lewis Hamilton. Come se non bastasse a Maranello non arrivano due successi consecutivi dal lontano 2010, con Fernando Alonso che si aggiudicò i GP di Monza e Singapore. Riuscire a portare la rossa ancora sul gradino più alto del podio (in condizioni normali, visto che si annuncia pioggia in occasione della gara) significherebbe che la stagione 2017 vedrà davvero una Ferrari pronta a lottare per il titolo e che si sa adattare in ogni tracciato.

2) La Mercedes tornerà a fare la voce grossa?

Lewis Hamilton e Valtteri Bottas sono arrivati entrambi sul podio nel GP di Australia ma, con grande stupore di tutti, nessuno dei due ne ha occupato il gradino più alto. Una vera e propria notizia, se si pensa che negli ultimi tre anni la Scuderia di Brackley si era lasciata scappare appena 7 Gran Premi sui 59 totali. Anche per questo ci aspettiamo che le due Mercedes saranno le grandi favorite in Cina, una pista amica e che può esaltare le caratteristiche della nuova W08. Potenza e aerodinamica faranno la differenza. La prima corsa della stagione ha dimostrato che le frecce d’argento, però, non sono imbattibili come abbiamo visto dal 2014 ad oggi e, se arrivasse un altro passo falso, si potrebbe parlare tranquillamente di enorme sorpresa. Da venerdì capiremo se la riscossa partirà sin da questo weekend e se, come tutti temono, la Mercedes sarà di nuovo la squadra da battere.

3) La Red Bull saprà risollevarsi?

Chi deve dare il segnale più grande di ripresa è la Scuderia di Milton Keynes dopo un vero e proprio flop in Australia. Daniel Ricciardo e Max Verstappen sperano che la nuova RB13 faccia sensibili passi in avanti perchè tra prestazioni carenti e affidabilità quasi nulla rischiano di scattare i campanelli d’allarme. Il layout del tracciato di Shanghai favorisce il carico aerodinamico, punto di forza della Red Bull, ma gli scricchiolii di inizio stagione non lasciano ben sperare. Senza dimenticare che la Power Unit Renault, fino ad oggi, ha confermato di essere fragile e poco potente. E sui lunghi rettilinei cinesi la velocità non sarà certo un aspetto di secondo piano.

4) Antonio Giovinazzi si meriterà la conferma in pianta stabile?

Dopo il sorprendente esordio di Melbourne, sia per come è avvenuto (il pilota pugliese è stato informato di dover scendere in pista solamente nella mattinata di sabato) sia per l’ottimo comportamento avuto nel weekend, il nostro portacolori avrà un’altra chance di mettersi alla guida della Sauber, per gentile concessione delle condizioni fisiche di Pascal Wehrlein. Se, come tutti speriamo, il pilota di Martina Franca dimostrerà di essere veloce e competitivo anche in questa occasione, le porte di un sedile ufficiale per tutta la stagione potrebbero davvero aprirsi. Non sarà facile, sia per gli sponsor che garantisce Marcus Ericcson (e le finanze della Sauber non sono certo floride) sia perché Wehrlein è un pilota di spessore. A noi italiani non rimane che attendere gli eventi e incrociare le dita per Giovinazzi.

5) La crisi della McLaren proseguirà inesorabile?

Dopo un inverno improntato all’ottimismo e alla fiducia, la tre giorni di Melbourne ha spostato le lancette degli orologi della McLaren a due anni fa. E non è certo un buon segnale. Macchina non competitiva, Power Unit Honda debole e sempre pronta a rompersi, e come se non bastasse la pazienza di Fernando Alonso che inizia a scarseggiare. In seno alla Scuderia di Woking, tuttavia, si parla di riscossa in vista del GP di Cina per provare a portare un minimo di sorriso a team e tifosi. Se, invece, l’andazzo negativo dovesse confermarsi anche a Shanghai, avremmo (già ad aprile) la quasi totale certezza che anche la stagione 2017 per la McLaren sarà contraddistinta da lacrime e sangue.

Alessandro.passanti@oasport.it

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