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F1, GP Cina 2017: l’impegnativo tracciato di Shanghai favorirà Ferrari o Mercedes?

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Il circus della Formula Uno fa tappa in Asia e più precisamente nel circuito di Shanghai in occasione del GP di Cina (per la sua quattordicesima edizione). Questo tracciato, che ha visto per la prima volta le F1 nel 2004, rappresenta il primo vero, e realistico, banco di prova per le monoposto della stagione 2017. Rispetto al circuito di Albert Park di Melbourne, caratterizzato da diverse curve da “stop and go” e con un solo vero rettilineo, presenta, infatti, un layout vario e interessante, con larga carreggiata, curve sia ad ampio raggio (alcune molto veloci) sia tornanti, e tratti di scorrimento non di poco conto (tra i quali un lungo rettifilo di circa un chilometro).

La partenza avviene sul secondo rettilineo per lunghezza di tutto il tracciato, che precede una curva a ricciolo che si percorre a bassa velocità (dove al via spesso avvengono contatti) e che sembra non finire mai. Si passa quindi ad un vero e proprio tornantino (curva 4) dal quale bisogna uscire con un ottimo spunto in fatto di trazione per affrontare un altro allungo che precede la difficile curva 6 a gomito. Frenata e ripartenza che anticipano la parte più guidata. In rapida successione si affrontano le curve 7 (a circa 200kmh) quindi la 8 (da prendere con più calma) per non sbagliare l’ingresso nelle curve 9 e 10 (raccordate) di difficile lettura. A questo punto c’è il terzo rettilineo che, a sua volta, precede una chicane (11 e 12) che, in uscita, da il via alla interminabile curva 13, con un raggio di 180 gradi (e con banking notevole) che è l’antipasto al lunghissimo dritto , in fondo al quale, nonostante il carico aerodinamico, non si faticano a raggiungere velocità tra i 330 ed i 340kmh. A questo punto ancora un tornante (100kmh) e si arriva all’ultima curva, la 16, quasi ad angolo retto, che precede una brusca discesa che porta sul traguardo.

La descrizione parla chiaro: i piloti troveranno una grande varietà di curve, allunghi, accelerazioni, brusche frenate e curvoni nei quali il carico aerodinamico farà la differenza. Le vetture saranno sollecitate sotto ogni punto di vista. Proprio per questo si parla di primo vero banco di prova della stagione 2017. In questa occasione capiremo diverse cose, sia a livello di macchine (in fatto di adattamento a tutti i tracciati, facilità di messa a punto, potenza e efficacia in curva) sia a livello di comportamento degli pneumatici.

La Mercedes, storicamente, è favorita quando a far la differenza sono velocità e carico aerodinamico e questo circuito esalta proprio questi due aspetti. Sarà interessante capire quanto Ferrari, e in secondo luogo Red Bull, sapranno avvicinarsi alle prestazioni delle frecce d’argento. Per i ferraristi Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sarà importante sin dalle prime prove libere trovare il giusto mix per rendere la loro SF70H performante. Il passo corto, in teoria, non dovrebbe favorirli sui tratti più veloci, mentre potrebbe garantire una vettura più guidabile nei settori misti.

Anche il capitolo gomme, come al solito, non sarà da sottovalutare, dato che l’asfalto è abbastanza abrasivo e capiremo se, come successo ad Albert Park, la Ferrari è la macchina che le gestisce meglio. C’è grande incertezza e la sensazione che, se le rosse saranno in grado di rispondere colpo su colpo anche a Shanghai, potranno farlo fino alla fine della stagione. Lewis Hamilton, tuttavia, parte come favorito del weekend perché la Mercedes negli ultimi anni in Cina ha lasciato le briciole agli avversari e la W08 dovrebbe esprimersi al suo massimo potenziale.

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