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Formula 1

F1, GP Russia 2017 – Pagelle: Bottas freddo e deciso, Ferrari diesel ma la partenza… Hamilton affossato e la Red Bull sparita

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Il quarto appuntamento del Mondiale di F1 2017 ha sorriso alla Mercedes di Valtteri Bottas, capace di precedere l’accoppiata Ferrari Sebastian Vettel-Kimi Raikkonen e un ben più distanziato Lewis Hamilton. Tanti gli spunti che questa gara ha lasciato che andiamo ad analizzare con le nostre pagelle.

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Bottas 9: Freddo e deciso. Sono questi i due aggettivi più adatti per definire la prestazione del finlandese. Per la prima volta sul podio più alto, il finlandese sul circuito cittadino russo conferma di trovarsi a meraviglia, superando allo start entrambe le Ferrari ed imponendo un ritmo indiavolato con le UltraSoft nella prima parte di gara. La rimonta di Vettel viene assorbita bene, salvo quel rischio alla curva 13, ed il successo odierno è pienamente meritato anche per quanto dimostrato in qualifica al cospetto di un Cavallino Rampante estremamente performante su questo tracciato. Un campanello d’allarme per gli avversari, in primis Hamilton?

Vettel e Raikkonen 7.5: Ci sentiamo di attribuire il medesimo voto ai due alfieri della Rossa, autori entrambi di una partenza non eccezionale e di una seconda parte di corsa eccellente. In una gara con una sola sosta, su una pista dove è difficile superare, lo stacco al via è stato letale. Tuttavia la macchina si è dimostrata, specie con le SuperSoft, estremamente performante e la rimonta di Seb su Bottas e il giro più veloce della gara di Kimi (1’36″844) esaltano l’andamento “diesel” della vettura di Maranello. Questo secondo e terzo posto, dunque, può essere visto in una duplice veste: un’occasione mancata ma anche l’essere riusciti ad incrementare il vantaggio, nella classifica mondiale piloti, su Hamilton (Vettel a +13).

Hamilton 4: Quattro come la posizione al termine della gara e la prestazione in qualifica. Una prova anonima per il tre volte campione del mondo sempre in difficoltà su questa pista e mai veramente in grado di essere in lotta per vincere ed avvicinare i tempi del compagno di squadra. I 36″320 rimediati all’arrivo da Bottas sono molti per Lewis che esce con le ossa rotte dal round di Sochi sia nel confronto con il teammate che con le Ferrari. Sebastian sale a +13 in classifica ed il buon Valtteri si avvicina.

Red Bull 5: Il quinto posto di Max Verstappen non può certo nascondere i grossi problemi della vettura di Milton Keynes. Il minuto di distacco rimediato dall’olandese nella gara odierna è un chiaro segnale che, oltre al motore, anche l’aerodinamica non sta dando i frutti sperati. La RB13, a differenza dei modelli precedenti, non sembra essere così performante e ciò, oltre alle problematiche di potenza della power unit Renault, rende la situazione decisamente complicata. In più i problemi di affidabilità che hanno costretto Daniel Ricciardo al ritiro sono l’evidenza di una situazione negativa dei “bibitari”.

Force India 7: Avrà suscitato l’interesse per la curiosa colorazione ad inizio anno ma la vettura guidata da Sergio Perez (6°) e Estaban Ocon (7°) a punti anche oggi si conferma di una grande solidità. L’ottima conservazione delle gomme, anche per merito del pilota messicano, è un tratto caratterizzante di una scuderia che vuol continuare a stupire.

Hulkenberg 7: L’ottava piazza è un premio alla sua tenacia con una Renault in crescita e che anche grazie al tedesco può continuare ad evolvere. Il vero problema per la squadra francese sembra essere Palmer, a muro anche quest’oggi, e non all’altezza della situazione.

Massa 6.5: Autore di un’ottima qualifica (6°) non si ripete in gara terminando comunque nella top10. La Williams si conferma macchina migliore nel giro secco piuttosto che sulla durata ma il brasiliano si dimostra comunque un riferimento sicuro su cui poter fare affidamento.

Stroll 4: Il testacoda nella prime battute è da principiante e l’essere decisamente più lento di Massa è la constatazione che il canadese è arrivato nella massima categoria dell’automobilismo in maniera affrettata. L’11° posto finale descrive tutte le sue difficoltà.

McLaren 4: Vedere un campione come Fernando Alonso appiedato nel giro di ricognizione è solo l’ultimo episodio di un film dell’orrore che ormai va avanti da quasi tre stagioni e non sembra avere una fine. Il 14° posto finale di Vandoorne è l’emblema della crisi del Team di Woking.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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