Formula 1
F1, GP Russia 2017: statistiche e curiosità. La storia del circuito di Sochi
Il Mondiale F1 2017 sbarca in Europa, con la quarta tappa stagionale in programma sul circuito di Sochi, in Russia. Si tratta di un gran premio molto giovane, in quanto presente nel calendario del campionato solo a partire dal 2014. Nonostante ciò, sono diversi gli spunti interessanti che tale evento è già in grado di offrire agli appassionati della categoria, riguardanti il lato sportivo ma non solo.
Il circuito di Sochi è il quarto più lungo tra quelli presenti nel calendario 2017 della F1, con i suoi 5,8 chilometri, preceduto dai tracciati di Spa-Francorchamps, Baku e Silverstone. E’ stato costruito e sviluppato lungo l’area utilizzata per l’edizione 2014 dei Giochi Olimpici Invernali, disputata proprio nella città russa. In particolare, è collocato in mezzo ai vari Bolshoy Ice Dome, Fisht Olympic Stadium, Adler Arena ed Iceberg Skating Palace.
Valtteri Bottas, attuale pilota Mercedes, ha ottenuto il suo primo giro veloce in F1 proprio sulla pista russa, nel 2014. Anche grazie a tale conquista, il finlandese riuscì a classificarsi al 3° posto in quella gara. Il pilota di Nastola, inoltre, è l’unico fino ad ora capace di scattare dalla prima fila senza essere stato alla guida di una vettura della scuderia tedesca, riuscendo in tale impresa con la Williams nel 2016, quando era partito 2°.
Poca fortuna, fino ad ora, per Nico Hulkenberg a Sochi: il 29enne pilota tedesco della Renault, infatti, nelle ultime due edizioni del gran premio ha dovuto ritirarsi al primo giro, sempre a causa di un incidente.
L’edizione 2015 del GP di Russia ha avuto un inizio di week-end ritardato di circa mezz’ora. La causa? Una perdita di carburante da parte di un veicolo addetto alla pulizia del tracciato, che aveva costretto gli addetti del circuito a lavare ed asciugare la parte di tracciato sporca.
Daniil Kvyat è l’unico pilota russo attualmente partecipante al Mondiale di F1, ma non il primo ad aver gareggiato nella categoria: tale primato spetta a Vitaly Petrov, che ha corso dal 2010 al 2012 per Renault e Caterham, ottenendo tra l’altro il primo podio russo di sempre in un gran premio valido ai fini del Mondiale (3° in Australia nel 2011). Caso curioso, ad entrambi è stata dedicata una tribuna tra quelle realizzate in occasione della costruzione del tracciato di Sochi.
Oltre al succitato Kvyat, che vanta un 5° posto ottenuto nel 2015 come miglior piazzamento nel gran premio di casa, un altro corridore russo ha preso parte al week-end sulla pista di Sochi, da quando questa è entrata in calendario: si tratta dell’attuale collaudatore Renault Sergey Sirotkin, che nel 2014 scese in pista nella FP1 al volante della Sauber, prendendo il posto dell’allora pilota titolare Esteban Gutierrez.
La Mercedes, con i vari Lewis Hamilton e Nico Rosberg, nel corso delle tre edizioni fin qui disputate ha guidato tutti e 159 i giri fino ad ora collezionati sul tracciato di Sochi dalla F1. Non a caso, il team tedesco è l’unico ad aver vinto fino ad ora nel Gp di Russia: due volte con Hamilton (2014 e 2015) ed una con Rosberg (2016).
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davide.brufani@oasport.it
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