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F1, Mondiale 2017: Ferrari, la partenza va migliorata per evitare di complicarsi la vita

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La gara odierna svoltasi in Cina, valida per il Mondiale F1 2017, per quanto disputata in condizioni particolari ha confermato un dato già evidenziato in Australia: la Ferrari è competitiva per poter impensierire la Mercedes, anche su un tracciato più canonico come lo Shanghai International Circuit. Non a caso, Sebastian Vettel è giunto con poco meno di 10 secondi di ritardo dal vincitore Lewis Hamilton, cioè il medesimo gap accumulato dopo poche tornate, quando il tedesco è rimasto intruppato nel gruppo dietro ai due Red Bull e Kimi Raikkonen a seguito del “valzer” dei pit-stop.

Se si deve guardare al particolare, c’è in realtà un aspetto in cui la Ferrari non sembra aver fatto segnare passi in avanti rispetto alle precedenti stagioni, cioè in fase di partenza. In un passato nemmeno troppo lontano, proverbiali sono state le rimonte furiose nelle prime curve di Fernando Alonso, vero specialista di tale ambito. Ma anche nell’ultimo biennio Vettel e Raikkonen hanno sovente guadagnato posizioni allo start, a dimostrazione che la Ferrari sotto questo punto di vista è un team storicamente di riferimento nel panorama attuale della F1. In Australia Vettel ha rischiato di perdere la posizione da Valtteri Bottas, senza riuscire ad impensierire Hamilton ma concentrandosi sul tenere dietro il finlandese di Mercedes, e la medesima situazione si è ripetuta quest’oggi in Cina; Raikkonen, invece, se a Melbourne aveva mantenuto la propria piazza di partenza, a Shanghai ha perso la posizione da Daniel Ricciardo, complicandosi la vita anche a causa di un feeling tutt’altro che ottimale con la macchina a sua disposizione, che non gli ha mai realmente permesso di provare un attacco su un top driver, limitandosi a superare nel finale Carlos Sainz, che però corre su di una vettura decisamente inferiore alla Ferrari attuale.

Sembra dunque essere necessario lavorare su tale particolare, perché in un quadro così equilibrato nella rivalità con la Mercedes, è fondamentale riuscire a fare la differenza in ogni fase della corsa, evitando di complicarsi la vita con posizioni perse che stravolgono possibili ambizioni e strategie di gara. A maggior ragione nella F1 che sembra prospettarsi attualmente, che con il recupero di incidenza da parte dell’aerodinamica rende le manovre di sorpasso più complesse e sudate. 

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davide.brufani@oasport.it

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