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F1, Mondiale 2017: Max Verstappen, lo spettacolo è qui

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Il secondo appuntamento del Mondiale F1 2017, disputatosi in Cina, ha messo un’altra volta in luce le qualità di Max Verstappen. In verità, le condizioni incerte con cui la corsa si è svolta lasciavano presagire la possibilità che un talento come l’olandese potesse mettersi in evidenza positivamente: sappiamo tutti, infatti, quanto il 19enne di Hasselt sia dotato di grande sensibilità in condizioni di bagnato, o comunque umido, avendo avuto due saggi della sua classe nel campionato 2016, con prestazioni memorabili in Gran Bretagna ed in Brasile. E Verstappen non ha deluso le aspettative: partito in penultima fila, a causa di un problema alla power unit che lo ha afflitto nel corso delle qualifiche, già dopo un paio di passaggi l’olandese era rientrato nella zona punti, correndo una prima parte di gara tutta all’attacco, in maniera tuttavia lucida e pulita, senza sbavature e senza correre (e far correre agli altri) particolari rischi, arrivando ad artigliare la seconda posizione dietro Lewis Hamilton.

Ed è proprio il suo atteggiamento in pista uno dei punti di maggiore discussione intorno a Verstappen: la sua aggressività, la determinazione che mette in ogni confronto diretto con un avversario, in passato lo hanno sovente visto protagonista di comportamenti non propriamente irreprensibili, che hanno oscurato quanto di buono l’olandese era stato capace di mettere in evidenza sul tracciato, a livello prestazionale. Max è chiamato innanzitutto su tale ambito a fare un salto di qualità, cercando di incanalare la “fame” agonistica sui giusti binari, limitando sempre più certe esagerazioni. Niente di così grave, comunque: tanti campioni del passato, da Ayrton Senna a Micahel Schumacher, da Lewis Hamilton a Nico Rosberg, hanno i loro bei scheletri nell’armadio in materia di correttezza e rispetto dell’avversario diretto, a dimostrazione che il DNA di chi compete con una certa mentalità, per vincere, è del tutto a sè stante da valutazione di carattere etico.

Importante anche la reazione di carattere avuta da Verstappen, di fronte alle difficoltà della Red Bull, una vettura nata non particolarmente bene in questo 2017 che, ad oggi, paga un gap pesante rispetto a Mercedes e Ferrari, date ad inizio campionato come le rivali dirette della casa anglo-austriaca nella lotta ai due titoli in palio. L’olandese, nei primi due appuntamenti stagionali, ha obiettivamente tratto il massimo di ciò che il potenziale della macchina metteva a disposizione, ed è importante che continui così in attesa di tempi migliori. Nel frattempo, obiettivo primario è quello di vincere il confronto interno con un mastino quale è Daniel Ricciardo, già messo in difficoltà nella passata stagione nonostante Verstappen sia arrivato, a conti fatti, in corso d’opera, con tutto quello che tale situazione comporta.

Ma questo non deve sorprende: l’olandese è sin dal suo debutto in F1 sotto la luce dei riflettori, con i detrattori pronti con i fucili spianati a sottolinearne ogni minimo errore o comportamento discutibile. E Verstappen ha sempre reagito in maniera esemplare, dando l’impressione di essere una sorta di spugna, che sa apprendere qualcosa di nuovo ad ogni occasione in modo da non ripetere un errore commesso in precedenza. Insomma, il ragazzo si sta formando decisamente bene, e per tale motivo c’è da auspicarsi che Red Bull riesca a migliorare sensibilmente nel corso del Mondiale 2017, in modo da avere un altro grande protagonista in lotta per traguardi prestigiosi: lo spettacolo ne gioverebbe senza ombra di dubbio.

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davide.brufani@oasport.it

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