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Ciclismo

Freccia Vallone 2017, da Gilbert a Gasparotto: le dichiarazioni della vigilia

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Domani si corre la Freccia Vallone, seconda gara del trittico del Ardenne. Andiamo a scoprire le dichiarazioni dei corridori alla vigilia. Partiamo dal vincitore dell’Amstel Gold Race, il belga Philippe Gilbert, che non sarà al via domani per una lacerazione al rene, accusata in seguito ad una caduta. Nelle sue parole c’è tutto il dispiacere per un’occasione persa: “È una tra le mie migliori stagioni e guardando indietro – ha dichiarato a cyclingnews –  sono molto felice di ciò che ho ottenuto. Essere stato competitivo sia sul pavé che nelle Ardenne mi dà grande soddisfazione. È triste sapere che non potrò partecipare al resto delle gare di questa settimana, perché ero in grande condizione, ma la nostra è una squadra forte e sono sicuro che arriveranno comunque risultati importanti”.

Un corridore che invece ha recuperato a tempo record dall’infortunio è lo spagnolo Samuel Sanchez, vittima di una caduta nel finale dell’ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi. Domani proverà a sfruttare la sua esperienza per centrare un risultato di prestigio. Queste le sue parole raccolte da spaziocilismo: “Le mie sensazioni sono buone e la Freccia rappresenta un buon test sulle mie condizioni. Il mio recupero è stato un miracolo, ma molto elaborato sia fisicamente che mentalmente”.

Tra i corridori acciaccati c’è anche il nostro Enrico Gasparotto, reduce da una caduta all’Amstel. Domani sarà comunque alla partenza della Freccia Vallone e, tramite il suo profilo Facebook, ha cercato di rassicurare i suoi tifosi: “Farò del mio meglio per recuperare e partecipare alle prossime corse”.

Una delle soprese dell’Amstel è stato l’australiano Nathan Haas, che ha centrato un 4° posto, arrivando insieme al gruppetto dei primi inseguitori. Le sue speranze sono quelle di essere coi migliori all’imbocco dello strappo finale, per poi sfruttare la sua esplosività nello sprint: “Per me la Freccia Vallone e la corsa più pericolosa delle classiche delle Ardenne. C’è solo un momento chiave in questa corsa ed è la salita finale di 1,3 chilometri. Diventa quindi fondamentale arrivarci in ottima posizione e per questo motivo la Freccia è anche una corsa molto tattica. È una corsa veramente incredibile e spero di potermi giocare le mie carte”.

alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

 

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