Artistica
Ginnastica, Trofeo di Jesolo 2017 – Che Italia esce dalla laguna? L’urlo di Busato, la meraviglia Iorio, la risposta giovane, il cuore senior
L’Italia esce dal Trofeo di Jesolo con l’oro di Elisa Iorio alle parallele (torniamo a vincere una gara in laguna dopo 4 anni di digiuno) e l’argento di Sofia Busato al volteggio (battuta soltanto da Shallon Olsen), oltre al secondo posto nella gara a squadra juniores.
Un bilancio positivo in un weekend stellare come sempre, degna celebrazione della decima edizione della Classicissima della Polvere di Magnesio che ancora una volta si è dimostrata una delle gare internazionali più importanti dell’intera stagione.
Le veterane e tante big azzurre erano assenti per problemi fisici ma la nuova formazione seniores schierata da Enrico Casella ha comunque provato a tenere botta, commettendo due soli errori vistosi (le cadute di Martina Maggio a volteggio e trave), dando davvero tutto quello che poteva in un contesto di altissimo livello tecnico in cui gli USA hanno faticato a dominare, tenendo Brasile e Russi a “soli” tre punti di distacco.
Desiree Carofiglio, Giada Grisetti, Francesca Noemi Linari e la stessa Martina non hanno mai mollato e la loro tenacia in pedana è assolutamente da apprezzare. La formazione per gli Europei è ancora tutta a definire: Sofia Busato è tornata a brillare praticamente un anno dopo il quarto posto di Berna 2016, sembra essere in forma, il suo volteggio ha convinto e alla partenza per la Romania mancano anche due settimane. Ha fatto due gare in due giorni, ha concluso sul podio con un bel dty (14.450) e può sicuramente ambire a un body azzurro.
Lara Mori, invece, è in ripresa e a Jesolo è salita solo sulle parallele: esercizio semplificato ma tanto cuore e tanta caparbietà che vanno premiate. Vedremo se settimana prossima in Serie A avrà il passo dei giorni migliori per poter conquistare gli Europei, dopo essere stata riserva dell’Italia alle Olimpiadi di Rio 2016.
Il capitolo juniores è invece un po’ più complesso. Che la nostra classe 2003 sia composta da dei piccoli fenomeni è fuori discussione: lo hanno dimostrato più volte, l’ultima un mese fa all’International Gymnix quando ben figurarono nello scontro diretto contro gli USA. Sabato il nostro quartetto è incappato nella classica giornata no (per il proprio potenziale): un episodio sicuramente accidentale, perché non ci sono oggettivamente 14 punti di differenza tra le stelle Malabuyo, O’Keefe, Perea, Kenlin e il nostro piccolo quartetto.
Dispiace per l’infortunio di Giorgia Villa (speriamo non sia nulla di grave, stamattina la risonanza magnetica), Elisa ha dato una sterzata nella domenica riportandoci l’oro dopo una lunga astinenza (ed era caduta sabato, ulteriore riprova del discorso fatto pocanzi), Alice e Asia D’Amato sono cadute tra parallele e trave, poi Asia ha sfiorato il podio al volteggio. I numeri ci sono, bisogna trovare quella continuità che giustamente a 13/14 anni si deve ancora immagazzinare. Il percorso per le Olimpiadi di Tokyo 2020 prosegue alla grande.
(foto Giorgia Urbani)