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Ginnastica, Trofeo di Jesolo 2017 – Gli USA trionfano senza dominare. Battuti Brasile e Russia, l’Italia si difende con le unghie. Busato risponde bene

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Gli USA hanno conquistato la decima edizione del Trofeo di Jesolo ma questa volta la Classicissima della Polvere di Magnesio non ha visto il solito dominio stellare delle Campionesse Olimpiche e del Mondo. La Nazionale faro della ginnastica artistica internazionale si è imposta con 167.950, ha trionfato nella decima edizione di una delle gara più importanti dell’anno ma non ha manifestato la solita dimostrazione di strapotere che è solita dare.

Le ragazze di Valeri Liukin, alla prima uscita da Direttore Tecnico dopo la fine dell’era Karolyi, si sono imposte con tre punti di margine sul Brasile (164.650) e sulla Russia (164.600). Uno scarto che oltreoceano sembrerà sicuramente ridotto per come sono state abituate nella loro storia. La formazione presentata in laguna era quella migliore a disposizione (tolta Ragan Smith) ma le juniores ammirate in mattinata possono far dormire sonni tranquilli all’ex olimpionico. In ogni caso gli USA vincono la manifestazione per la nona volta e confermano la propria imbattibilità al PalaArrex, oltre a proseguire la striscia di successi nelle competizioni a squadre che perdura dal 2011.

 

Il Brasile è rimasto in testa per metà gara dopo dei super volteggi e delle parallele di gran tenuta, complice il momento di crisi della formazione stelle e strisce al quadrato (addirittura due under 13). La stella Flavia Saraiva ha però deluso nel momento del bisogno: è caduta dalla sua stellare trave, conclusa comunque con 13.650 punti. La Russia ha toccato pochi picchi, ha stentato anch’ella al quadrato e poi si è ripresa man mano con una tenace prova di squadra.

Quarto posto per la seconda formazione degli USA (163.400) mentre l’Italia ha concluso soltanto al sesto posto: è il peggior risultato della nostra storia al Trofeo di Jesolo (159.750) ma non eravamo presenti al meglio delle nostre possibilità. Le tante big assenti per problemi di salute hanno costretto Enrico Casella a fare di necessità virtù ma oggi le nostre azzurre hanno tirato fuori davvero tutto il cuore, hanno dato tutto quello che potevano dare: nonostante dei limiti tecnici rispetto alla concorrenza non si sono mai disunite e hanno dato impressione di unità, volendo spingersi oltre gli ostacoli.

Gli errori sono stati davvero ridotti, peccato per gli sbagli della rientrante Martina Maggio che ha però avuto il coraggio di proporre il doppio avvitamento al volteggio (caduta in atterraggio, in allenamento lo aveva tenuto), prima di mettere piede a terra alla trave. La sufficienza viene strappata abbondantemente da una formazione che ha disputato la sua onesta gara, a due settimane dagli Europei.

Proprio in ottica Cluj-Napoca (19-23 aprile) rientra pienamente in corsa una super Sofia Busato che dopo praticamente un anno torna a riproporre i due salti: il suo doppio avvitamento (14.300) e una seconda prova di difesa mostrano che è in grande ripresa fisica e si potrebbe azzardare un tentativo in Romania. Lara Mori, inserita nella lista presentata alla UEG, si è vista soltanto alle parallele con un esercizio semplificato (12.450): per lei sarà decisiva la gara della prossima settimana a Roma.

Francesca Noemi Linari (13.550, 13.150, 13.250, 13.200), Desiree Carofiglio (13.000, 13.200, 13.350, 12.900) e Giada Grisetti (13.850, 13.350, 13.500, 12.150) hanno ben figurato, già detto di Martina Maggio (13.100, 13.400, 12.450, 13.100) che nonostante i due errori ha dato delle importanti indicazioni anche in ottica Europei dove potrebbe rientrare in corsa.

 

Il botto assoluto di giornata è stato messo in atto da Riley McCusker, grandissima novità del panorama a stelle e strisce. Un mese fa aveva deluso in American Cup, oggi è stata grandissima e nell’albo d’oro succede a Simone Biles e Gabby Douglas: se il buongiorno si vede dal mattino c’è davvero tanto di buono nel futuro di questa bella 16enne bionda, oggi superlativa interprete alle parallele dove se n’è uscita con la miglior prestazione mondiale stagionale.

Riley ha infatti sverniciato gli staggi sfondando il muro dei 15 punti per la prima volta con il nuovo codice dei punteggi (15.050, 6.2). Il successo nell’all-around è arrivato anche grazie al 14.600 al volteggio (doppio avvitamento), 14.200 alla trave e 12.750 al corpo libero nel suo unico momento di difficoltà. Nel concorso generale, con 56.600, ha battuto la brasiliana Rebeca Andrade (56.00) e la statunitense Abby Paulson (55.800).

In formazione con lei anche Ashton Locklear, riserva alle Olimpiadi di Rio 2016 e oggi capitana in pectore, anche dopo la gara quando ha letteralmente trascinato la squadra in un’inedita sessione autografi con tanto di selfie insieme al pubblico: quando si tratta di fare marketing e social lei c’è sempre. Liukin ha lasciato fare, segno anche di una nuova linea in casa americana.

Ashton Locklear brilla soprattutto alle parallele con 14.750, terza dietro a Elena Eremina (14.850) mentre l’attesissima Campionessa del Mondo Daria Spiridonova si ferma a 14.200. Alla trave la migliore di giornata è stata una sorprendente Victoria Nguyen (14.250) che era nello squadrone statunitense proprio insieme a Locklear, McCusker e Morgan Hurd che ha commesso diverse imprecisioni.

A breve tutte le qualificate alle Finali di Specialità

 

(foto Giorgia Urbani)

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