Artistica
Ginnastica, Trofeo di Jesolo 2017 – Il nuovo ciclo USA non decolla, ma il trionfo è scontato: nessuna le può battere. Liukin inizia vincendo, che brava McCusker
La prima uscita di Valeri Liukin come Direttore Tecnico degli USA ha portato sì alla vittoria nel Trofeo di Jesolo 2017 ma per la prima volta negli ultimi sei anni la Nazione faro della ginnastica artistica non è riuscita a dominare e a staccare nettamente tutte le avversarie.
Le Campionesse Olimpiche e del Mondo si sono imposte con tre punti di margine su Brasile e Russia al termine di una gara combattuta e avvincente in cui hanno comunque faticato a prendere il largo, incappando in una complicata rotazione al corpo libero rimediata poi con degli eccellenti doppi avvitamenti (vedere gli USA senza Amanar fa veramente effetto) e soprattutto con le stoccate alle parallele di Ashton Locklear e di un’inattesa Riley McCusker (spintasi addirittura a 15.050, sfondando il muro dei 15 punti con il nuovo codice dei punteggi) nella rotazione finale grazie alla quale hanno definitivamente scavato il solco sulla concorrenza.
La formazione a stelle e strisce si è presentata in laguna con le ragazze migliori al momento (esclusa Ragan Smith, vincitrice dell’American Cup un mese fa): il livello è altissimo ma queste seniores non sono ancora all’altezza dei grandi nomi del recente passato. Già detto della veterana Locklear (riserva a Rio 2016 e ieri capitana, anche in un post gara tutto social) e della piacevole novità McCusker, spettacolare e molto precisa dispetto a quanto visto un mese fa a Newark, va annotata anche la prestazione di Abby Paulson (terza nel giro completo, ma non era stata schierata nella formazione titolare…). Bisogna però scendere al settimo e ottavo posto per trovare Victoria Nguyen e Yelena Shchennikova, sul piede del 54.5 con qualche errore e sbavatura qua e là. Ripetiamo: sempre stando agli standard americani.
Nonostante delle evidenti difficoltà, però, un Brasile praticamente al top delle possibilità (che volo di Rebeca Andrade al volteggio, Flavia Saraiva è purtroppo caduta dalla trave) e la Russia con le stelle Melnikova e Spiridonova, oltre alle interessanti giovani Eremina e Kapitonova, si sono comunque dovuti inchinare al cospetto dello squadrone dell’ex olimpionico che ha aperto un nuovo ciclo dopo il ritiro a vita privata di Martha Karolyi.
Questo è il segno di una Nazionale che può ancora svettare sopra tutte le altre, potendo contare anche sul fatto che il prossimo anno arriveranno nuove seniores: Malabuyo, Perea, O’Keeefe, Kenlin hanno davvero incantato in mattinata. Tenendo presente che ieri abbiamo assistito all’unica competizione a squadre dell’intera stagione (tolta la prova di Stoccarda di due settimane fa, di caratura tecnica nettamente inferiore): ci rivedremo tra un anno, nella stagione che si chiuderà con i Mondiali 2018 quando saranno messi in palio anche i primi pass per Tokyo 2020.