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Ciclismo
Giro di Romandia 2017: Simon Yates e Richie Porte danno spettacolo, tappa e maglia per il britannico
Tappa regina al Giro di Romandia con partenza da Domdidier e arrivo in vetta a Leysin dopo tanti GPM che hanno messo in difficoltà i corridori. Tanta battaglia che alla fine ha premiato il britannico Simon Yates (Orica – Scott), abile a conquistare la frazione odierna e allo stesso tempo anche la maglia di leader della classifica generale. Alle sue spalle uno scatenato Richie Porte che domani tenterà l’assalto alla vittoria finale nella cronometro conclusiva.
Otto uomini hanno provato l’avventura dopo pochi chilometri di gara: Sander Armée, Tosh Van der Sande e Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Pavel Kochetkov (Katusha – Alpecin), William Clarke (Cannondale – Drapac), Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert), Mickael Cherel (AG2R La Mondiale) e Youcef Reguigui (Dimension Data). Le tante salite affrontate nell’arco della giornata non hanno fatto guadagnare molto ai fuggitivi, che sul plotone hanno avuto un vantaggio massimo di circa 5′. Ascesa dopo ascesa il gruppetto al comando è andato a sfaldarsi.
Intanto sul GPM di Saanenmoser si sono mossi altri corridori dal gruppo principale: Anacona, De La Cruz, Albasini, Vuillermoz, Ulissi e Kangert che però non hanno guadagnato abbastanza. Sull’ascesa verso Pillon grande battaglia sia al comando che in gruppo: l’unico a resistere davanti è stato Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), mentre da dietro si è mosso prima Zakarin, raggiunto da Froome, poi al contrattacco sono partiti Simon Yates (ORICA – Scott), Emmanuel Buchmann (Bora – Hansgrohe) e Anass Ait El Abdia (UAE Fly Emirates).
Proprio i tre contrattaccanti hanno approcciato davanti l’ultima ascesa, ma dal plotone (che ad andatura folle ha iniziato la vetta conclusiva) è scattato alla grande Richie Porte (BMC). L’australiano ha raggiunto e staccato tutti gli altri, l’unico a resistere è stato Yates. I due si sono lanciati verso il traguardo: il britannico ha respirato un attimo e poi ha lanciato l’attacco decisivo per conquistare tappa e maglia. Alle sue spalle un super Porte, poi Buchmann. Sesto un ottimo Diego Ulissi a 52”, stesso tempo per Fabio Felline costretto a cedere la maglia gialla.
gianluca.bruno@oasport.it
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By Brian Townsley (Simon Yates – Orica GreenEdge) [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons