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Ciclismo

Giro d’Italia 2017, gli outsider: Team Sky pericoloso, Pinot ci prova. Tanti nomi in lotta

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Nella giornata di ieri vi abbiamo presentato i tre grandi favoriti per salire sul podio nell’edizione numero 100 del Giro del Giro d’Italia, pronta a partire venerdì prossimo da Alghero, in Sardegna, Oggi proviamo a vedere chi sono gli outsider, atleti che possono provare ad inserirsi nella lotta per il podio o per la vittoria.

Il Team Sky, in questo senso, potrebbe essere la squadra più attrezzata. Mikel Landa e Geraint Thomas sono usciti molto bene dal Tour of the Alps, in cui hanno quasi impressionato. Lo spagnolo ha già dimostrato di valere un piazzamento sul podio nel 2015, ma la formazione britannica sembra puntare maggiormente su Thomas. Il gallese sta cambiando e non poco come corridore: da vincitore di corse come Harelbeke, ora è migliorato notevolmente in salita, come dimostrato nella scorsa stagione in supporto a Chris Froome durante il Tour de France e non solo. Rispetto a tanti avversari può fare la differenza a cronometro: riuscirà dove il Team Sky ha sempre fallito?

Più scalatore, sulla carta, il francese Thibaut Pinot  (Fdj). Anche lui viene dal Tour od the Alps ed è un nome interessante anche in ottica podio. A cronometro è migliorato e ormai può essere considerato un corridore completo per i grandi giri. In carriera ha chiuso sul podio il Tour de France 2014, ma successivamente non è più tornato sugli stessi livelli nella corsa francese con un 16esimo posto e un ritiro. Da qui, probabilmente, la scelta di concentrarsi sul Giro d’Italia, dove è alla prima partecipazione. Quarto allo scorso Tour de France il britannico Adam Yates è un sicuro indiziato per chiudere tra i migliori 5. Spesso e volentieri riesce a nascondersi ma è solido e sa trarre vantaggio dalle situazioni favorevoli. Il corridore della Orica-Scott viene da un ottavo posto alla Liegi, sintomo di una condizione in crescita proprio in vista della corsa rosa.

Partono più indietro Bauke Mollema e Ilnur Zakarin, che però possono ben comportarsi sulle salite del Giro. Entrambi devono confermarsi e trovare stabilità nelle prime posizioni della classifica generale al termine di una corsa di tre settimane. Tom Dumoulin e Bob Jungels potrebbero fare gara parallela: sono fenomenali a cronometro ma potrebbero pagare qualcosa sopratutto sulle salite più impegnative. Dopo la rivelazione dello scorso anno, però, il lussemburghese potrebbe fare un ulteriore passo in avanti. Eterno incompiuto, Tejay Van Garderen proverà ad avvicinare le migliori 5 posizioni da capitano della Bmc. Tra il 2015 e il 2016 ha completato un solo grande giro dei quattro cui ha preso parte. Da valutare le intenzioni del portoghese Rui Costa (UAE Emirates): il suo obiettivo dovrebbero essere le tappe, altrimenti è un altro candidato a chiudere tra i migliori 10 nonostante la poca esperienza da uomo di classifica.

Per quanto riguarda gli italiani, oltre Vincenzo Nibali, segnaliamo la presenza di Domenico Pozzovivo e Davide Formolo. Il lucano dell’AG2R La Mondiale è ormai tra i più esperti in gruppo e punta ad entrare tra i migliori 10 vincendo una tappa. Il giovane alfiere della Cannondale-Drapac, invece, può testarsi sui grandi giri dopo una Liegi da assoluto protagonista. La stoffa c’è, ma probabilmente pur avendo buone doti in salita le grandi corse a tappe non saranno mai il suo terreno di caccia ideale come invece potrebbero essere le Classiche vallonate.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: By muffinn from Worcester, UK [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons

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