Ciclismo
Giro d’Italia 2017, l’Italia sogna il trionfo con Vincenzo Nibali: perché credere nello Squalo?
Vincenzo Nibali è sempre stato una certezza. La sicurezza su cui il ciclismo italiano ha sempre puntato nell’ultimo lustro abbondante, almeno per quanto riguarda le corse a tappe. Un autentico Campione che non si è mai tirato indietro e che ha sempre gettato il cuore oltre l’ostacolo, rendendo possibili delle imprese che soltanto un folle avrebbe potuto immaginare. Un esecutore in prima persona di gesta epiche che ha già consegnato alla leggenda dei pedali, impresse nella mente di tutti gli appassionati che ha emozionato con le sue incredibili azioni.
Lo Squalo ha sempre regalato gioie al ciclismo italiano e ha più volte ribadito in strada quanto sia immenso il suo talento naturale, plasmato con allenamenti mirati e soprattutto con tanta forza di volontà, una delle sue doti più cristalline che gli hanno permesso di ottenere dei risultati sbalorditivi.
Il Giro d’Italia è uno dei grandi obiettivi stagionali di Vincenzo Nibali che si presenterà al via tra i grandi favoriti, pronto per la sfida stellare con Nairo Quintana, l’uomo che mette più paura in ottica classifica generale. Il duello tra il siciliano e il colombiano è probabilmente quello più atteso alla vigilia della Corsa Rosa ed è pronto a scoppiare nel corso delle tre settimane, magari già in cima all’Etna, casa di Enzo che proprio lì inizierà a capire le sue reali ambizioni.
Quando in sella c’è Nibali bisogna sempre crederci perché è un vecchio romantico, un professionista d’altri tempi che si immola e si sacrifica, non bada a calcoli ma corre con il fuoco viscerale dell’antico pedale che lo porta a dei colpi di genio. Lo scorso anno ribaltò un Giro d’Italia che sembrava già perso, sprofondato a cinque minuti di distacco prima di una risoluzione finale d’autentica antologia. Nel 2013 vinse il Tour de France, primo italiano dopo Marco Pantani, entrando di diritto della storia come uno dei mitici sei capaci di vincere le tre principali corse a tappe.
Serve tutto quello che ha: la forza delle sue gambe, il genio della sua strategia, una buona squadra al suo fianco, un pizzico di fortuna e soprattutto serve il miglior Vincenzo Nibali. Non ha impressionato nell’avvio di stagione (ha comunque vinto il Giro di Croazia), si presenta un po’ a fari spenti ma la condizione può migliorare nel corso delle tre settimane. Contro tutto e tutti per un magico tris che lo farebbe entrare ancora di più nella leggenda. C’è tutta l’Italia con lui, stretta attorno al suo Squalo che vuole sbranare tutta la concorrenza in giro per lo Stivale.