Ciclismo
Giro d’Italia 2017, seconda tappa: Olbia-Tortolì
Seconda tappa per l’edizione del Centenario del Giro d’Italia: si resta in Sardegna, partenza da Olbia e arrivo in quel di Tortolì dopo 221 chilometri.
Frazione sulla carta per velocisti, ma le due stellette di difficoltà assegnate alla vigilia nascondono delle insidie che comunque sono presenti anche sul piano altimetrico. Si affronta sul finale il primo GPM di seconda categoria, quello di Genna Silana, che potrebbe iniziare già a sorprendere qualcuno. Anche il lungo chilometraggio un giorno solo dopo la partenza potrebbe farsi sentire.
Primi cento chilometri davvero duri, soprattutto se la corsa sarà molto attiva, con tante squadre che proveranno ad andare all’attacco, vista un’alta probabilità per l’arrivo della fuga. Tantissimi brevi strappi nell’entroterra sardo, non catalogati come GPM. Si va poi verso il centro di Nuoro, con un GPM di terza categoria: 10 chilometri con pendenze non elevate.
Parte poi una seconda parte di gara ancor più complicata da prevedere: dal secondo traguardo volante di giornata, quello di Dorgali, scatta il GPM di Genna Silana, di seconda categoria, con 17 chilometri attorno al 5% di pendenza media. Alcune squadre proveranno sicuramente a fare la differenza per staccare gli sprinter puri. Da lì al traguardo però mancheranno circa 50 chilometri, con un lungo tratto di discesa, punto ideale per provare a rientrare.
Terminata la discesa saranno concluse le difficoltà altimetriche: da fare attenzione ad alcuni restringimenti prima del rettilineo finale, che sarà di 1800 metri.
Volata o fuga? Già alla seconda tappa il dilemma che accompagna tante tappe del Giro d’Italia.
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gianluca.bruno@oasport.it
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