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Golf, Masters Augusta 2017 – Hoffman: “È stato un sogno”; Johnson: “Ho fatto il possibile ma non ero in grado di competere”

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Dopo il primo giro del Masters di Augusta 2017, il protagonista indiscusso è stato senz’altro l’americano Charley Hoffman, in testa a -7 con quattro colpi di vantaggio sul connazionale William McGirt. Il leader non ha usato mezzi termini per definire il suo primo giro: “È stato un sogno. Non so come definirlo meglio. Cercherò di conservare le energie per il resto della settimanaHoffman ha poi aggiunto: “Oggi volevo solo scendere in campo. Non c’era molta pressione. Nella prima giornata vuoi solo che tutto vada bene, prendere il fairway, tirare al green ed avere la possibilità di mettere il putt“. Ora arriva il difficile, mantenere il primo posto. Hoffman è consapevole della pressione: “Ovviamente andare a dormire in testa alla classifica del Masters non è la cosa più facile del mondo. Ma non vedo l’ora di giocare i prossimi tre giorni“.

Il primo giro è stato positivo anche per l’inglese Lee Westwood, terzo a -3 dopo un ottimo recupero nelle seconde nove. “Quei birdies nel finale mi hanno riportato nel torneo“, ha dichiarato l’ex numero 1 del mondo, che a metà giro era infatti a +3. “Vedevo Hoffman continuare a mettere putt. Sul green della 18 guardavamo il tabellone e dicevamo che un giro in -7 è fenomenale con le condizioni di oggi.

L’altra notizia di giornata però riguarda Dustin Johnson. L’americano, favorito per la vittoria finale, non è riuscito a recuperare dalla botta alla schiena rimediata in una caduta mercoledì ed è stato costretto a ritirarsi dal torneo. “È dura. Vorrei giocare più di qualsiasi altra cosaha dichiarato il giocatore. “Sto giocando il miglior golf della mia carriera e non vedo l’ora di giocare questo torneo ogni anno. Dover rinunciare per un infortunio del genere è davvero dura“. Johnson ha poi aggiunto dettagli sul suo incidente: “Stavo scendendo le scale, sono scivolato e sono atterrato di schiena. Anche il gomito sinistro è gonfio“. L’americano si era recato fuori per spostare l’auto e far spazio per l’arrivo del figlio di due anni. La scivolata è occorsa su una piccola scalinata esterna di tre gradini e pare sia stata dovuta al fatto che il giocatore indossasse solo i calzini. Il numero 1 del mondo ha in ogni caso provato a fare di tutto pur di giocare. “È una situazione difficile. Ho fatto di tutto stanotte per recuperare. Ghiaccio, anti-dolorifici, ancora ghiaccio. Ho potuto fare alcuni swing, ci ho provato, ma ogni due colpi sento dolore. Non mi sento di avere alcuna chance di poter competere“. L’infortunio non pregiudica comunque i prossimi impegni. Probabilmente in 2-3 giorni sarò di nuovo ristabilito. Se fosse successo lunedì non credo avrei avuto problemi, ma purtroppo per me è successo mercoledì“.

Anche l’americano Phil Mickelson ha parlato ai giornalisti. Il mancino, tre volte vincitore di questo torneo, ha chiuso il suo giro in 71 ma a differenza di altri giocatori non si è affatto lamentato del forte vento che ha condizionato molti suoi colleghi. “Amo giocare con queste condizioni. Pensavo che fare par fosse già un grande score, ed in effetti lo è. Ma siccome i green sono molto ricettivi, puoi fare dei birdies o mandare la palla in green e fare dei facili par in molte buche“. Il vento infatti renderà molto veloci i green favorendo lo spettacolo. Ma le insidie vengono anche dalla difficoltà del percorso. “Il problema è che ci sono molte buche dove puoi alzare il tuo score. Bisogna solo stare attenti“.

 

Foto: Twitter PGA Tour

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