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Golf, Masters Augusta 2017: Justin Rose e Sergio Garcia al comando dopo il terzo round, Francesco Molinari recupera tredici posizioni

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C’è una coppia europea al comando dell’Augusta Masters 2017 al termine del terzo round del torneo in corso di svolgimento sul percorso par 72 dello storico Augusta National Golf Club. L’inglese Justin Rose e lo spagnolo Sergio Garcia guidano la classifica con 6 colpi sotto il par, acquisendo un lieve margine sugli avversari alla vigilia dell’ultima decisiva tornata.

Rose, campione olimpico in carica, ha sfoderato una prestazione sontuosa, realizzando il miglior giro di giornata (-5) e piazzando ben cinque birdie nella seconda metà del round alle buche 12,13,15,17 e 18, un finale travolgente che gli ha consentito di scalare la classifica fino alla vetta e di agganciare l’esperto spagnolo Garcia, il quale con un solido -2 si è confermato in testa alla leaderboard dando ulteriore linfa alla sua rincorsa alla prima vittoria della carriera in un Major.

Entrambi, tuttavia, dovranno guardarsi le spalle dallo statunitense Rickie Fowler (-5), che si è difeso bene dopo l’exploit di ieri e si trova ad una sola lunghezza dai due battistrada, coltivando ancora l’ambizione di indossare la green jacket. Ma la contesa è aperta anche al trio americano composto da Jordan Spieth, Ryan Moore e Charley Hoffman, quarti a pari merito con 4 colpi complessivi sotto il par.

Spieth ha rimontato sei posizioni, ma ha macchiato una prova impeccabile con un bogey alla 16 che lo ha trascinato giù dal podio parziale. Moore, dal canto suo, sta evidenziando un ottimo feeling con il tracciato e si candida ad essere la sorpresa del torneo, mentre Hoffman, dopo uno strepitoso primo round, si è perso per strada e ha gettato via la chance di restare in vetta con un sanguinoso double bogey al par 3 della 16.

Soltanto dieci atleti attualmente si attestano al di sotto del par e il plotone include l’australiano Adam Scott, settimo a quota -3, il sudafricano Charl Schwartzel, ottavo con 4 colpi sotto il par, e la coppia formata dall’inglese Lee Westwood, autore di un eccellente terzo giro (-4), e dal belga Thomas Pieters, naufragato nella penultima tornata (+3) dopo l’illusorio primo posto a metà gara.

Westwood e Pieters sono entrambi noni a quota -1 e dispongono di una lunghezza di vantaggio su un gruppo di sei atleti in linea col par, che include l’inglese Paul Casey, gli statunitensi Matt Kuchar e William McGirt, il danese Soren Kjeldsen, lo spagnolo Jon Rahm e il nordirlandese Rory McIlroy, quest’ultimo indicato alla vigilia tra i favoriti per la vittoria finale ma finora sornione e poco convincente sul field di Augusta. In netta risalita l’australiano Jason Day, ex numero uno del ranking, che si trova ora al 27° posto con 3 colpi sopra il par grazie al -3 odierno. Scivolano nelle retrovie, invece, il tedesco Martin Kaymer e il giapponese Hideki Matsuyama, ora 28mi con un parziale di +4.

Recupera 13 posizioni, infine, l’italiano Francesco Molinari, che ha concluso per la prima volta un round sotto il par (-1) ed è risalito al 32° posto a quota +5. Il torinese è partito con un bogey alla buca 2, ma si è scatenato nella seconda parte realizzando tre birdie alle buche 13,15 e 16 prima di effettuare un altro bogey alla 18 che gli ha impedito di guadagnare ancora terreno. Molinari, in ogni caso, paga a caro prezzo un pessimo primo giro, che lo ha allontanato irrimediabilmente dalle prime posizioni compromettendo il suo cammino nel torneo.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter PGA Tour

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