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Golf, Masters Augusta 2017: Sergio Garcia in trionfo! Lo spagnolo batte Justin Rose al playoff e vince il primo Major della sua carriera
Sergio Garcia trionfa nell’Augusta Masters 2017 e indossa la green jacket al termine di un duello avvincente con Justin Rose, sconfitto alla prima buca di playoff dopo un’autentica battaglia che ha visto i due contendenti scambiarsi persino i complimenti nelle ultime battute della gara. Lo spagnolo conquista a 37 anni il primo Major della sua carriera e pone fine ad una maledizione che lo tormentava da decenni, entrando nell’élite mondiale dalla porta principale.
Garcia e Rose hanno iniziato il quarto giro appaiati in testa alla classifica, ma l’iberico ha preso il largo nelle prime battute con due birdie alle buche 1 e 3. Il campione olimpico inglese, tuttavia, ha risposto con tre birdie di fila tra la 6 e la 8 dopo un bogey alla 5 e ha pareggiato i conti prima della metà dell’ultimo round, allungando poi grazie ai bogey di Garcia alla 10 e alla 11. A partire dalla buca 14 è iniziato pertanto un vero e proprio show. Garcia ha piazzato un birdie alla 14 e uno strepitoso eagle alla 15, agganciando al comando Rose, autore a sua volta di un birdie alla 15. Il britannico si è ripetuto alla buca 16, acquisendo una lunghezza di vantaggio, gettata poi via con un bogey alla 17. L’ultima buca ha visto i due fuoriclasse sbagliare il putt chiudendo entrambi con 9 colpi sotto il par e l’appendice dei playoff è divenuta inevitabile
. Lo spareggio si è disputato proprio alla 18 e il drive di Rose è finito a destra, concedendo a Garcia la chance per vincere il torneo. L’inglese si è dovuto accontentare di un mesto bogey, mentre lo spagnolo ha coronato un percorso entusiasmante con un fantastico birdie, esplodendo di gioia e godendosi una vittoria meritatissima, dopo aver collezionato podi in tutti gli altri Major senza mai alzare al cielo il trofeo. Per Rose resta la soddisfazione di un torneo da assoluto protagonista, ma per gli inglesi in extremis è sfumata l’opportunità di vincere il secondo Masters di fila dopo il trionfo di Danny Willett nella passata edizione.
Decisamente più lontano il resto della comitiva, il cui miglior interprete è stato il sudafricano Charl Schwartzel, che ha conquistato il terzo posto con un birdie alla 18 che gli ha consentito di chiudere il torneo con 6 colpi sotto il par e di staccare di una lunghezza la coppia formata dallo statunitense Matt Kuchar, autore del miglior riscontro nella quarta tornata (-5), e dal belga Thomas Pieters. Ottima anche la prova dell’inglese Paul Casey, sesto a quota -4 davanti allo statunitense Kevin Chappell e al nordirlandese Rory McIlroy, brillanti nell’ultimo giro ed entrambi settimi con 3 colpi sotto il par.
Chiudono la top ten l’australiano Adam Scott e lo statunitense Ryan Moore a quota -2, mentre Rickie Fowler e Jordan Spieth hanno deluso oltremodo nelle battute finali scivolando fino all’undicesima posizione (-1) in un gruppo che include anche i connazionali Russell Henley e Brooks Koepka e il giapponese Hideki Matsuyama, autore di un’impetuosa rimonta nel round conclusivo. L’italiano Francesco Molinari, infine, non è andato oltre il 33° posto e ha completato il quarto giro in linea col par, realizzando quattro birdie alle buche 2,8,13 e 16 e altrettanti bogey alle buche 3,6,11 e 18 e chiudendo la sua prova con 5 colpi sopra il par.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Twitter PGA Tour