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Ciclismo
L’addio a Michele Scarponi: 7000 persone ai funerali con Sagan, Nibali, Aru. Davide Cassani: “Ciao capitano” e posa la maglia azzurra sulla bara
C’era tutto il mondo del ciclismo per l’ultimo saluto a Michele Scarponi, deceduto sabato mattina in seguito a un incidente stradale mentre era in sella alla sua biciletta. Nel piccolo stadio di Filottrano, il suo paese natale, 7000 persone si sono presentate per l’accorato addio all’Aquila, un uomo a cui tutti in gruppo volevano bene e che era amato nella sua piccola cittadina in provincia di Ancona.
Da Peter Sagan a Vincenzo Nibali, passando per il compagno di squadra Fabio Aru fino a Gilberto Simone e Ivan Basso oltre naturalmente a tutta l’Astana.
Struggente il discorso del fratello Marco che ha letto un articolo di quattro anni fa “Nelle sue gambe non ci sono solo fatica e sacrificio ma un invisibile un per cento fatto di storia, quella lunga e inarrestabile storia collettiva che ci fa innamorare del ciclismo”.
Davide Cassani, CT della Nazionale Italiana, ha parlato a nome di tutti attraverso un discorso iniziato con “Ciao Capitano”. Venerdì scorso, al Tour of the Alps (dove Michele ha vinto la sua ultima corsa una settimana fa), avevano discusso proprio della maglia azzurra che lo stesso Cassani ha poi posato sula bara.
Al termine della funzione, celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli, il feretro è stato accompagnato al cimitero tra due ali di folla.