MotoGP
MotoGP, i precedenti di Valentino Rossi nel GP di Argentina. Che rimonta nel 2015!
Dal 7 al 9 aprile i motori del Mondiale di MotoGP 2017 torneranno a rombare sul tracciato di Termas de Río Hondo (Argentina) per il secondo appuntamento del campionato. Sarà la prova del nove per Maverick Vinales, trionfante nel difficile GP del Qatar, condizionato dal meteo, ed anche per Valentino Rossi, in difficoltà nel corso di quasi tutto il weekend arabo, salvo poi tirar fuori, come spesso è accaduto nella sua carriera, il “coniglio dal cilindro”. Ma che storia c’è tra il circuito sudamericano ed il nove volte campione del mondo?
Se guardiamo alla pista attuale, l’album dei ricordi non è ricco di immagini, dal momento che il round argentino è tornato in pianta stabile nel calendario del Motomondiale dal 2014. Andando un po’ più indietro, era stata Buenos Aires, nel 1998, ad esaltare le qualità di Valentino, in sella all’Aprilia 250cc, anche se, ad onor del vero, più che per il successo del 46, quella corsa salì agli onori della cronaca per il contatto all’ultimo giro tra Loris Capirossi e Tetsuya Harada, compagni di squadra del centauro di Tavullia: il pilota italiano forzò la frenata centrando letteralmente il nipponico (costretto poi al ritiro) ed aggiudicandosi il Mondiale. Un episodio, ovviamente, non senza strascichi polemici comportante l’interruzione del rapporto tra il rider di Castel San Pietro Terme e la Casa di Noale.
La vittoria più recente sui 4805 metri di Termas de Rio Hondo risale al 2015. Un successo strepitoso al termine di una grande rimonta. Valentino, infatti, partendo dall’ottava casella, mise in mostra tutto il suo talento, seminando avversari su avversari e chiudendo il “buco” creato dal fuggitivo Marc Marquez. Un duello rusticano, primo atto di una sfida in quell’anno che poi porterà al fattaccio della Malesia, in cui fu lo spagnolo a finire a terra, nel tentativo di resistere al sorpasso di Rossi.
Che l’asfalto albiceleste possa riservare altre emozioni di questo tipo?
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto di Valerio Origo
