Nuoto
Nuoto, Assoluti Riccione 2017: Detti più in condizione di Paltrinieri. Gregorio deve ricaricare le pile, nei 1500 però la partita è aperta
Inutile negarlo: si attendeva con ansia questa terza giornata per comprendere la situazione Gregorio Paltrinieri-Gabriele Detti. Il 2017 vissuto dal campione olimpico si sta presentando come il più classico degli anni post olimpici: tanti impegni extra che, talvolta, non aiutano l’allenamento portando via del tempo prezioso.
Greg ha bisogno di ritrovare la condizione. Le cause, secondo quanto ci ha rivelato il coach Stefano Morini risiedono in una gestione non ottimale degli eventi non sportivi. “Gregorio deve imparare a dire no“, è questo il concetto del tecnico toscano che comunque mostra grande soddisfazione per il riscontro di oggi e non preoccupazione. Il 7’48″89 (tempo che qualifica il carpigiano ai Mondiali) è un dato positivo per Morini, visto quanto dimostrato da Paltrinieri nel meeting di Milano. Una crescita ammessa anche dallo stesso atleta in una gara che, tra l’altro, non è certo la sua preferita mentre, spesso, sono state il cavallo di battaglia di Detti. Il toscano anche in questo caso ha timbrato il cartellino in 7’41″64 (miglior crono dell’anno) calando solo negli ultimi 200 metri: “Ho visto il buio, non finivano mai questi 800...” ha ammesso il livornese.
Un dato che, forse, la preparazione specifica del bronzo a Cinque Cerchi di 400 e 1500 sl riguardi per lo più le otto vasche? A detta del loro “mentore” la coperta è un po’ corta per Gabriele e po’ troppo lunga per Gregorio. Pertanto non è da escludere che sui 1500 il carpigiano possa riscattarsi.
Tuttavia, dopo Pasqua, il campione olimpico tornerà a nuotare dei grandi volumi per riuscire a recuperare la propria identità e porre un freno ad un momento complicato mettendo in cima alla lista delle priorità il darsi in piscina fino a Budapest mettendo da parte le acque libere.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da Deepbluemedia