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Nuoto, Assoluti Riccione 2017. LE PAGELLE. Detti ride ma Paltrinieri non piange. Restivo: baffi, studio e dorso da record

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LE PAGELLE DELLA TERZA GIORNATA DEGLI ASSOLUTI DI RICCIONE

GABRIELE DETTI 8.5: si allungano le distanze e lui sbaraglia il campo con un 800 da antologia, che gli frutta il secondo crono europeo all time e il migliore dell’anno. Ha un metronomo in testa, non sbaglia un colpo. Manca ancora qualcosa alla perfezione, il cambio di ritmo finale che gli ha fruttato le due medaglie a Rio. Se riesce a mettere assieme il Detti delle prime parti di gara di Riccione e delle seconde di Rio può diventare l’uomo da battere nel mezzofondo. Lui lo ha detto chiaro e tondo: “questo non è il miglior Detti di sempre”: ha in testa un’idea meravigliosa e non resta che attendere.

GREGORIO PALTRINIERI 6.5: poteva scegliere la strada più semplice dell’anno sabbatico, del disimpegno e invece è qui a soffrire e ad esultare per aver conquistato il pass per Budapest in una gara, gli 800, che non ha mai amato particolarmente. Il campione olimpico è un leone, anche quando nulla sembra funzionare per il verso giusto, quando la benzina è poca e lui sa perché. Vede Detti da lontano per più di metà gara ma sa di non poter chiedere di più a se stesso. Non può esultare per un secondo posto ma sa che questo è il suo punto di partenza.

PIERO CODIA 6.5: per preparare al meglio i 100 ha messo da parte la gara che lo ha lanciato ad altissimi livelli. Anche le energie vengono meno dopo due giornate di gare e l’assalto al record italiano fallisce in finale, però si conferma il miglior delfinista d’Italia.

STEFANIA PIROZZI 7: si riprende il titolo anche dei 400 misti nell’ultimo anno in cui si dedicherà a questa specialità ma ancora una volta fallisce il pass per Budapest. Mette in fila le giovani rampanti e conferma che la scelta di lasciare Ostia per trasferirsi a Livorno è stata azzeccata.

SARÀ FRANCESCHI 6.5: per tre quarti di gara se la gioca alla pari con la più esperta compagna di allenamento ma alla fine cede nuche per via di una condizione fisica non perfetta. Resta uno dei migliori prospetti italiani.

ILARIA CUSINATO 5.5: ci si attendeva qualcosa di più dall’allieva di Morini che non riesce quasi mai a cambiare passo e si deve accontentare del terzo posto in una delle sfide più accese della giornata.

MARGHERITA PANZIERA 6: due anni fa festeggiava quasi incredula il titolo tricolore e il pass per Kazan, oggi la vittoria al campionato italiano, piuttosto scontata, viste le rinunce delle avversarie più accreditate, Pellegrini e Zofkova, ha l’amaro sapore dell’incompiuto, visto che il tempo limite per Budapest rimane una chimera. Si resta in attesa del salto di qualità che è nelle sue corde.

MATTEO RESTIVO 9: un peperino infiamma il pomeriggio di Riccione. Baffo, altezza da mezz’ala di calcio, in pari con gli studi alla facoltà di medicina di Firenze, il sogno di diventare un grande cardiologo e, una volta nella vita di vestire la maglia azzurra. Inizia da qui, a 23 anni, la carriera del friulano che migliora il record dei 200 dorso dopo otto anni di “regno Lestingi” e stavolta non potrà guardare i Mondiali d Budapest dalla TV perché sarà in gara. Tutto stupendo!

ILARIA BIANCHI 7.5: due volte sotto i 58″ nel giro di poche ore, fallisce il pass per Budapest per un centesimo ma in Ungheria ci sarà per indossare la casacca azzurra al quinto mondiale consecutivo. Stavolta trova pane per i propri denti con Di Pietro e Di Liddo che si ribellano al suo strapotere. Highlander Bianchi.

 

 

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Foto di Enrico Spada

 

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