Nuoto
Nuoto, Gran Bretagna potenza europea: Adam Peaty, Duncan Scott, James Guy e Benjamin Proud, tanta qualità!
E’ il caso di dirlo: acque agitate a Sheffield! Nella vasca britannica si sono conclusi ieri i trials della squadra del Regno Unito e le prestazioni sono state di altissimo profilo confermando che il movimento natatorio “made in U.K.” è una potenza continentale con tanti interpreti pronti ad essere protagonisti nella rassegna iridata di Budapest (23-30 luglio 2017).
Non si può che cominciare dal fenomenale Adam Peaty. Il campione olimpico e mondiale dei 100 rana ha dato un saggio delle sue qualità straordinarie. Il 57″79 dei 100 m ed il 26″48 (seconda prestazione all-time) dei 50 m sono tempi valsi non solo la leadership nelle graduatorie 2017 ma anche la consapevolezza che tra l’atleta di Uttoxeter ed il resto del mondo c’è un abisso. Una nuotata di forza, sempre in spinta, lasciando senza fiato non solo il pubblico ma anche gli stessi rivali. Nella piscina magiara Peaty si prenota fin da ora per il podio più alto.
Parliamo poi di Duncan Scott. Ebbene, era solo questione di tempo. Il classe ’97 di Glasgow ha confermato quel che di buono si diceva di lui: record nazionale in 47″90 nei 100 sl, barriera dei 48″ abbattuta e primo tempo dell’anno nella specialità, migliore di un centesimo rispetto all’australiano Cameron McEvoy. Un’attitudine alla velocità che già nel corso delle Olimpiadi di Rio 2016 si era notata nel giovane scozzese e della quale anche “Sua Maestà” Michael Phelps, l’atleta olimpico più decorato della storia (23 ori e 28 medaglie in totale), si era reso conto parlandone come di un futuro campione.
Scott che poi ha lanciato il suo guanto di sfida al campione del mondo 2015 di Kazan James Guy nella finale dei 200 stile libero. Un ultimo atto spettacolare con Guy primo al tocco della piastra in 1’45″55 e il giovane Duncan (2°) in 1’45″80 (secondo e terzo crono della stagione alle spalle dell’oro olimpico di Rio Sun Yang (1’44″91)). Tempi spaziali in un contesto spaventoso andando a leggere i riscontri:
- 24.39 51.18 1:18.57 1:45.55 Guy
- 24.63 51.17 1:18.50 1:45.80 Scott
- 25.45 52.61 1:20.06 1:47.02 Jarvis
- 25.12 51.74 1:19.47 1:47.28 Grainger
- 25.02 51.93 1:19.75 1:47.48 Litchfield
- 25.26 52.52 1:20.16 1:47.63 Milne
Ben 6 atleti sotto l’1’48” e 4 sull’1’47”. Un livello notevole che dà seguito all’argento ottenuto dalla 4×200 sl britannica nell’Olympic Aquatics Stadium.
Tra i nomi della gara citata, degni di approfondimento sono anche Max Litchfield e Daniel Jervis. Il primo nei misti si è esibito in prove eccellenti: 200 misti (1’58″10) e 400 misti (4’10″63). In particolare nei 400 metri il 22enne di Sheffield ha espresso un livello sensazionale (4° tempo dell’anno) con ampi margini di miglioramento. Per quanto concerne invece Jervis, i 1500 stile libero, vinti in 14’51″48, sono per il fondista una risposta importante che potrebbe portarlo in breve tempo ad essere un avversario pericoloso per i nostri Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti.
La chiosa se la merita il “buon” Benjamin Proud che nei 50 stile libero e nei 50 farfalla ha dato davvero spettacolo. Il 21″32 (stile libero, record del Commonwealth con costumi in tessuto) ed il 22″80 (record nazionale nel delfino) hanno permesso al velocista di Londra di conquistare la vetta del ranking nelle specialità, manifestando un chiaro segnale di vitalità.
In definitiva, per Budapest, i nuotatori dello Union Jack sono pronti a stupire.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da pagina facebook Fina