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Nuoto: la Fina chiede l’inserimento di nuove distanze alle Olimpiadi. Per l’Italia sarebbero nuove chance di medaglia…

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E’ notizia di ieri che la FINA, Federazione Internazionale degli Sport Acquatici, avrebbe chiesto al CIO di aggiungere delle gare alle Olimpiadi, già a partire dall’edizione di Tokyo 2020.

Si paventa l’inserimento di ben 10 eventi in più rispetto a quelli attualmente presenti e nel caso specifico del nuoto vi sarebbe l’uniformazione del programma dei Mondiali e di quello a Cinque Cerchi:

La lista delle specialità sarebbe la seguente:

  1. I 50m dorso, rana e farfalla per entrambi i sessi. Attualmente la vasca singola è prevista solo per lo stile libero
  2. Gli 800m maschili, attualmente distanza esclusivamente femminile
  3. I 1500m femminili, ora è una prova prevista solo per il sesso forte (Gregorio Paltrinieri è il Campione di Rio 2016)
  4. Due staffette miste (uomini e donne): la 4x100m stile libero e la 4x100m mista

Ora la palla passa al Comitato Olimpico Internazionale ed in attesa delle decisioni sul tema, tenendo in debito conto il rapporto aumento “offerta olimpica”/tempi dell’evento,  ci chiediamo: quali conseguenze un’integrazione del genere potrebbe avere per i nostri colori?

L’entrata degli 800 maschili sarebbe un cambiamento favorevole per i “Gemelli Diversi” Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri, grandi interpreti della distanza. In particolare, il toscano, in crescita esponenziale nei 400 sl dell’ultimo biennio, ha nelle 16 vasche una gara a lui compatibile. Il 7’41″64 di Riccione rappresenta un riscontro di grande prospetto e ricordando il record europeo siglato da Greg (7’40″81) a Kazan, si potrebbe sognare.

Una prospettiva interessante anche per Nicolò Martinenghi, astro nascente della rana azzurra. Il 26″97 degli Assoluti nei 50m, seconda prestazione mondiale dell’anno, è la constatazione di un atleta in grado di esaltarsi. La concorrenza è agguerrita ed oltre alla presenza di Adam Peaty, sono tanti altri gli interpreti capaci di toccare la piastra per primi. Tuttavia, l’eventualità di un 50 m olimpico, oltre allo stile libero, sarebbe una buona novella per il varesino.

Un discorso simile per i 1500 stile libero femminili. Simona Quadarella è tra le giovani più interessanti del mezzofondo e se è vero che Katie Ledecky avrebbe un altro bersaglio per fare centro quasi sicuramente, altrettanto la romana potrebbe esprimersi nelle 30 vasche tanto amate nelle quali ottenne il titolo di campionessa del mondo junior a Singapore nel 2015.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto di Diego Gasperoni

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