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Fondo
Nuoto: primi squilli per Mack Horton e Sun Yang. Gabriele Detti non teme il confronto
Acque agitate in questo mese d’aprile per il nuoto mondiale. I campionati nazionali stanno caratterizzando un periodo importante per la conquista della qualificazione alla rassegna iridata di Budapest (23-30 luglio).
Ebbene, gli Assoluti di Riccione ci hanno lasciato un Gabriele Detti in forma smagliante in tre specialità: 200, 400 ed 800 stile libero. Un tris d’assi per il livornese, capace di fare la differenza nella piscina romagnola e fregiarsi di riscontri notevolissimi:
Riscontri ai campionati italliani
200 stile libero: 1’46″38
400 stile libero: 3’43″36
800 stile libero: 7’41″64
Crono che per qualche giorno hanno rappresentato il meglio nell’anno agonistico, a livello internazionale, a testimonianza della maturazione fisica e mentale del toscano dai trionfi olimpici di Rio (due medaglie di bronzo nei 400 e 1500 stile libero). Le risposte però non si sono fatte attendere e sono arrivate da chi, ai Giochi, è arrivato davanti all’azzurro. Parliamo del cinese Sun Yang (oro ed argento nei 200 e 400 stile libero) e dell’australiano Mack Horton (oro nei 400 stile libero). Il 20enne di Melbourne nel corso dei Trials nazionali ha mostrato di non aver perso confidenza con l’acqua nuotando un buon 3’44″18 nelle otto vasche (poco meno di un secondo peggio di Detti) mentre il fenomeno cinese ha fatto la voce grossa con un 3’42″16 (nei 400 stile libero) da far tremare i polsi, conquistando la vetta del ranking 2017. Due tempi notevoli che certificano la grandezza dei due atleti e fanno il paio con le prestazioni dei 200 sl: 1’46″11 per Yang (1° tempo dell’anno) ed 1’46″83 per Horton (3° tempo alle spalle di Detti). L’essere quindi nella top3 nelle due specialità fa credere che il campione italiano possa giocarsela alla pari e non debba avere timori reverenziali.
Non si è colti da eccesso di ottimismo. Il 22enne, infatti, non ha espresso il proprio meglio nelle gare in Romagna. A detta sua e del proprio allenatore/zio Stefano Morini, il gesto non è stato perfetto ed è mancata la classica progressione degli ultimi 100 metri, marchio di fabbrica di Gabriele nell’Olympic Aquatics Stadium. “Posso fare meglio di 1.5 secondi”, le parole del fuoriclasse nostrano dopo i 400, pur felice di aver migliorato lo storico primato di Massimiliano Rosolino che durava da 17 anni (3’43″40). L’obiettivo è chiaro: nuotare il 3’41”. E’ quello il riferimento che il “Moro” ed il suo allievo hanno in mente. Un riscontro in grado di metterlo sullo stesso piano dei rivali tra i quali anche il coreano Park Tae-hwan, tornato in auge nei Mondiali di vasca corta a Windsor dopo la squalifica per doping.
I miglioramenti sostanziali nei 200 metri, infatti, sono assai funzionali alla distanza doppia. Avendo un personale di 1’46” (migliorabile anche quello perchè ottenuto in condizioni fisiche non perfette dal toscano agli Assoluti), passare in 1’49″/1’50”, a metà gara dei 400 metri, non rappresenta di certo un problema. Lavorare sull’1’51” della seconda parte è la chiusura del cerchio . Per questo Morini farà respirare un bel po’ d’aria di montagna al suo gruppo (dall’8 maggio al 2 giugno al Flagstaff e dall’11 al 18 (giugno) a Merano) e dar modo ai “Gemelli Diversi” di arrivare preparatissimi all’appuntamento magiaro. Non resta che attendere, sognando i due amici/rivali sul tetto del mondo nelle loro specialità.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto di Diego Gasperoni