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Rally Argentina, Mondiale 2017 – Day 2: dominio (quasi) assoluto di Elfyn Evans, davanti al sorprendente Ostberg e Neuville. Ogier quarto, Bertelli dentro la top ten (8°)

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Dominio. E’ questo il termine più adatto per descrivere il venerdì vissuto da Elfyn Evans. Il 28enne pilota britannico della Ford ha fatto sue 6 delle 8 speciali disputate nella seconda giornata di gara del Rally d’Argentina 2017, dimostrando una autorevolezza degna di nota in condizioni difficili per chiunque, e che tanti problemi hanno creato a numerose “grandi firme” del panorama attuale del campionato. Il solco scavato da Evans in classifica generale è importante, e presumibilmente darà al gallese la possibilità di gestire con maggiore agio le due restanti giornate competitive, per tentare di conquistare quella che sarebbe la sua prima vittoria in carriera nel Mondiale. L’alfiere della Ford, infatti, vanta 55.7 secondi di vantaggio sul sorprendente Mads Ostberg (Ford), tornato per l’occasione in gara (quest’anno aveva infatti corso solo il Rally di Svezia, senza grande fortuna). Dietro al norvegese il gruppo è compatto, con quattro piloti separati da meno di 30 secondi, andando dal 3° posto attuale di Thierry Neuville al 6° di Jari-Matti Latvala. Si prospetta, insomma, una gran lotta per gli altri due gradini del podio, con Evans parso francamente inattaccabile per chiunque.

La prima speciale giornaliera (SS2) è la San Agustin-Villa Gral. Belgrano 1, da poco meno di 20 km, grande ritorno nel Rally argentino. Infatti, tale percorso non veniva battuto dall’ormai lontano 2008, caratterizzandosi per un misto di strade larghe e rocciose (all’inizio) per poi passare ad un tratto tecnico e guidato fino ai 12 km, con infine una sezione più dolce e filante nel finale. Sin dalla speciale 2 Evans segna il passo, imponendosi con un margine 4.6 secondi su Kris Meeke e 6.9 sullo spagnolo Dani Sordo, gli unici due piloti a contenere il distacco entro i 10” di gap. I due britannici, in particolare, sono stati abili a sfruttare una buona posizione di start, che ha consentito loro di effettuare la prova su di un fondo alquanto pulito e favorevole. Maggiori problemi per alcuni protagonisti del Mondiale: Sebastien Ogier ha chiuso 7° a circa 18 secondi, rendendosi suo malgrado protagonista di un fuoripista all’inizio della prova, costatogli danni non indifferenti nella parte anteriore destra della sua Ford, compromettendone la guidabilità. Peggio ancora è andata all’alfiere di Hyundai Hayden Paddon, che ha perso due minuti e mezzo per la rottura della ventola di raffreddamento del motore, andata ad aggiungersi a problemi alle sospensioni.

La terza speciale del Rally d’Argentina è la Amboy-Santa Monica 1, di 20.44 km, una delle più spettacolari e divertenti della corsa, grazie alla sua alternanza di tratti guidati e veloci, fondi sabbiosi e sconnessi ed un finale con curve di altissima velocità e salto che immette sulla zona del traguardo. Anche in tale stage si è riproposto il medesimo parziale della speciale precedente, con Evans che ha preceduto Meeke per 2.3 secondi. In terza piazza si è classificato un redivivo Ott Tanak, a 2.7, in difficoltà nella prima SS. Da segnalare, in tale prova parziale, il disastroso ultimo posto di Sordo: lo spagnolo di Hyundai ha infatti rotto un braccetto che collega ruote e sterzo, a seguito di un contatto con un masso, perdendo ben 11 minuti e finendo sul fondo della generale, tagliato fuori dalla lotta per le posizioni che contano.

La SS4 è la Santa Rosa-San Agustin 1, di 23,85 km, e prevede una delle caratteristiche preponderanti del Rally di Argentina: il guado dei fiumi disseminati lungo il percorso da parte dei piloti. Se il primo, situato circa 650 metri dopo la partenza, è risultato alquanto semplice, il secondo, piazzato circa un chilometro dopo, si presenta come maggiormente complesso a causa della profondità del letto del corso d’acqua. Cambiano difficoltà, fondi e caratteristiche, ma il risultato finale è comunque il medesimo: Evans in testa alla speciale. Il pilota di Ford ha preceduto un redivivo Latvala, abile a gestire al meglio dopo aver danneggiato il diffusore anteriore in una prova precedente, di 2.8 secondi, con Tanak terzo a 5.6. Tale prova, tuttavia, si è connotata particolarmente per i danni subiti da alcuni piloti: Thierry Neuville, capace comunque di chiudere 8°, ha forato lungo il percorso. Peggio ancora per i piloti ufficiali Citroen, il già citato Meeke e l’irlandese Craig Breen, entrambi ritirati al termine di una speciale semplicemente disastrosa per la casa francese: il primo è stato tradito da una sconnessione del fondo, che lo ha fatto uscire di strada e comportato seri danni alla sua vettura; il secondo, invece, ha patito un problema al cambio, bloccato in quinta marcia, che lo ha costretto a rallentare e terminare la prova attardato di oltre 5 minuti.

La SS5 è una piacevole novità di questa edizione 2017 del Rally argentino, introdotta per avvicinare ulteriormente il pubblico alla competizione: una sfida testa a testa, che vede coinvolti due piloti per volta, lungo un percorso disegnato presso il parco tematico di Villa Carlos Paz, dalla lunghezza di poco superiore ai 6 km, connotato da una alternanza di curve veloci e lente, un ponte di scambio ed un salto. Distacchi ovviamente contenuti, stante la brevità della speciale, ma un’altra volta ancora è Evans a chiudere al comando, distanziando di 2.2 secondi Neuville e di 3.4 Ostberg.

La speciale 6 inizia il circolo delle prove pomeridiane, e vede la pedissequa ripetizione del percorso già affrontato nella tappa di apertura della giornata di venerdì (San Agustin-Villa Generale Belgrano 2). Un’altra volta ancora è l’imprendibile Evans a segnare il passo, precedendo di 8.7 secondi Neuville e di 12 la sorpresa di giornata Ostberg. Da segnalare, in questa stage, un problema per Latvala: il finlandese di Toyota ha patito il surriscaldamento del proprio motore, dovendo alzare leggermente il piede dall’acceleratore, accontentandosi di un 8° posto a 23 secondi da Evans. Fortunatamente, tale noia meccanica non ha inficiato il suo prosieguo del Rally, essendo riuscito a riparare il guasto senza problemi tra questa speciale e quella successiva. Anche Neuville ha dovuto fronteggiare un problema similare sulla sua Hyundai, ma a differenza di Latvala per il belga i fastidi non sono terminati qui.

Nella SS7, che ripete la prova già percorsa in mattinata e valida come speciale numero 3 (Amboy-Santa Monica 2) vi è stato un ex aequo nella classifica dei tempi, con il solito Evans e Paddon che si sono divisi la testa della speciale. Grande equilibrio in questa parziale, con i primi cinque piloti racchiusi nello spazio di appena 6 decimi. L’ultimo di questi, Neuville, ha fronteggiato un inconveniente curioso: nel corso della sua prova, dello sporco giunto all’interno della vettura è arrivato ad infastidirlo fino agli occhi, provocandogli qualche problematica in termini di visibilità.

La speciale 8, a sua volta, ripete la numero 4 (Santa Rosa-San Agustin 2), ed è una stage che segna una novità quasi incredibile per ciò che si è visto nel day-2 del Rally d’Argentina: Evans, infatti, si deve per la prima volta accontentare di un piazzamento, chiudendo 2° a 4 secondi dal vincitore della prova parziale, il neozelandese di Hyundai Paddon. Anche questa speciale ha presentato il suo “conto” con i problemi che hanno attanagliato i piloti, ed in tale caso si ha a che fare con due forature: quella occorsa a Tanak, che non ha inficiato particolarmente la prova dell’estone di Ford (7° a 13.7 secondi); e quella subita da Latvala, uscito di strada al sesto chilometro per evitare un masso in mezzo al percorso, pagata maggiormente a caro prezzo dal finnico, che perde ben 38.6 da Paddon e si piazza al margine estremo della top ten della SS.

Anche la nona ed ultima speciale di giornata, che ripropone il percorso del parco tematico di Villa Carlos Paz coperto nuovamente dai piloti, non vede Evans in vetta alla classifica, bensì Neuville: il belga di Hyundai ha preceduto di 3 decimi Latvala, 1.4 Ogier ed 1.9 l’attuale leader del Rally d’Argentina, sempre saldamente tra i migliori nelle speciali da lui non conquistate.

CLASSIFICA RALLY D’ARGENTINA DOPO IL DAY-2 (TOP TEN):

1° Evans (Gran Bretagna-Ford)
2° Ostberg (Norvegia-Ford) +55.7
3° Neuville (Belgio-Hyundai) +1:00.7
4° Ogier (Francia-Ford) +1:06.7
5° Tanak (Estonia-Ford) +1:11.3
6° Latvala (Finlandia-Toyota) +1:29.9
7° Paddon (Nuova Zelanda-Hyundai) +3:41.8
8° Bertelli (Italia-Ford) +4:13.9
9° Hanninen (Finlandia-Toyota) +4:48.6
10° Tidemand (Svezia-Skoda) +6:32.3

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