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Superbike, Round Aragon 2017 – Gara 2: Chaz Davies stavolta non sbaglia e interrompe il dominio di Jonathan Rea (2°). Marco Melandri completa il podio

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Gara 2 della Superbike del round di Aragon è risultato, probabilmente, il GP più avvincente della stagione, con Chaz Davies (Ducati) che centra il primo successo stagionale, davanti al solito Jonathan Rea (Kawasaki) e ad un Marco Melandri (Ducati) sempre più a suo agio con la moto e con il podio.

La griglia di partenza, ribaltata rispetto alla giornata di ieri, vede partire davanti a tutti Alex Lowes (Yamaha), poi il compagno di team Michael Van Der Mark, Jordi Torres (BMW), Leandro Mercado (Aprilia), Eugene Laverty (Aprilia), Stefan Bradl (Honda), Tom Sykes (Kawasaki), Marco Melandri (Ducati) e il leader del campionato, Jonathan Rea (Kawasaki).

Lowes scatta bene e prova a scappare davanti al compagno Van Der Mark, quindi rispondono Laverty, Sykes, Rea, che passa subito Melandri alla chicane, mentre Davies è nono. Il primo giro si conclude con Lowes con qualche decimo su Van Der Mark, poi ci sono già tutti i migliori, Rea, Sykes, Melandri e Davies che hanno saputo sbarazzarsi degli avversari più lenti per mettere subito fiato sul collo ai primi.

Rea non ha intenzione di attendere e all’inizio del secondo giro si sbarazza di Van Der Mark e si mette prontamente alla caccia di Lowes. Alle loro spalle Sykes cerca di resistere al doppio attacco delle Ducati di Melandri e Sykes, che si fanno arrembanti e dimostrano di essere competitive.

La risalita di Rea è inesorabile e all’inizio del quarto giro prende il comando della gara, non lasciando scampo a Lowes. Dietro di loro uno scatenato Melandri passa Sykes e supera anche l’olandese della Yamaha nel breve volgere di pochi chilometri. Il ravennate è in gran forma anche oggi.

Come consuetudine il campione del mondo si mette davanti a fare il passo, mentre il centauro italiano si issa in seconda posizione, superando anche Lowes. Davies e Sykes, quinto e sesto, rimangono alle spalle di Van Der Mark. Quindi troviamo, a debita distanza, Mercado, Bradl, Laverty e Hayden.

A differenza di altre occasioni, tuttavia, il nordirlandese sembra non riuscire a fare il vuoto e Melandri rimane a stretto contatto. Dopo un inizio horror Lowes e Van Der Mark sembrano migliorare e tengono il passo dei primi due. I primi sono in pochi decimi, mentre Sykes perde terreno nei confronti di Davies (1.304 secondi).

Rea prosegue nel suo GP senza forzare, davanti a un solido Melandri e Lowes. All’ottavo giro Davies salta Van Der Mark e si mette alla caccia del podio, mentre dietro di lui Sykes continua a perdere terreno e conferma che questo di Aragon non è proprio il suo weekend.

L’inglese della Ducati si dimostra il più caldo in questo momento e piazza il record 1:50.977 e sale al terzo posto, non lasciando scampo nemmeno a Lowes. Rea e Melandri sono solo a pochi decimi di distanza. Nelle retrovie bagarre per l’ottava posizione tra Torres, Laverty e Ramos.

A metà gara il canovaccio non cambia. Rea tranquillo davanti a tutti, mentre si annuncia battaglia in casa Ducati, dato che Davies è ormai nella scia di Melandri. Le due Yamaha di Lowes e Van Der Mark, sorprendentemente, tengono duro e rimangono a contatto. Salvo scossoni, il podio sembra definito. Passano poche curve e Davies supera il compagno di Scuderia e mette il suo mirino su Rea.

Rovina la sua gara Lowes, che sbaglia l’ingresso alla chicane e getta alle ortiche una Gara 2 che, fino a quel momento, lo vedeva tranquillo al quarto posto. Nel frattempo Davies e Melandri si mettono alla caccia di un Rea solidissimo e che gira su tempi più alti del previsto. Siamo a sette giri dalla fine, si battaglia in vetta, mentre si ritirano Nicky Hayden per un problema alla frizione ed il nostro Riccardo Russo (Yamaha).

Completa la sua rimonta Davies e, in curva 1, a sei giri dalla fine, passa Rea e prende il comando del GP di Aragon. La sensazione è che il portacolori della Ducati possa davvero riuscire a centrare la vittoria sfuggita nella giornata di ieri.

Il terzetto di testa alza il ritmo, con Davies che si rende conto di non riuscire a scavare un gap con Rea e Melandri. Risponde colpo su colpo anche il romagnolo, in grande spolvero anche oggi. il suo vicino di casa, il sammarinese Alex De Angelis (Kawasaki Pedercini Racing), scivola in curva 17 e saluta la corsa.

A tre giri dalla fine Melandri sorpassa Rea, ma il britannico risponde immediatamente. Davanti Davies prova ad approfittarne e mettere qualche metro tra lui e gli inseguitori. Dietro di loro tiene la quarta piazza Van Der Mark, quindi troviamo Sykes, Fores, Torres, Mercado, Laverty e Leon Camier (MV Agusta) decimo.

Due giri alla fine il gallese di Borgo Panigale si mette a tutta per resistere al ritorno di Rea. Melandri inizia a perdere terreno, anche per colpa di qualche errore e si ritrova a 1.4 secondi da Rea. La lotta per la vittoria è riservata ai primi due.

Durante l’ultimo giro errore di Davies che va leggermente lungo in una curva e Rea gli si mette in piena scia. La bagarre è emozionante, il portacolori della Ducati prova a tenere duro, con Rea che, però, lo infila al tornantino, Davies risponde immediatamente, in maniera anche decisa, andando quasi a sfiorare il rivale, riprende il comando e non si volta più indietro. Dimenticato l’errore di ieri e va a vincere!

Davies interrompe il dominio di Rea, mentre Melandri chiude il podio. Completano la top ten Sykes, che beffa Van Der Mark proprio nel finale, quindi Fores, Torres, Mercado, Laverty e Camier. Ayrton Badovini chiude diciassettesimo.

La classifica del Mondiale continua a parlare di dominio di Rea, ma la vittoria di Davies, quantomeno, spezza un filotto che iniziava a divenire davvero allarmante sia per i rivali che per il campionato in generale.

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