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Superbike, Round Aragon 2017: Rea impressiona ancora, ma la Ducati vista in Spagna può colmare del tutto il gap dalla Kawasaki

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“Non manca molto per stare con loro, ma sappiamo che non sarà nemmeno facile fare quest’ultimo passo per colmarlo. Stiamo lavorando bene e di questo devo ringraziare il team”. Queste parole, rilasciate ai microfoni di Sportmediaset a fine gara-2 da Marco Melandri, rappresentano perfettamente il “nocciolo” della questione-Round Aragon, terzo appuntamento del Mondiale Superbike 2017, e non solo per i tifosi della Rossa su due ruote: la Ducati ha tutte le carte in regola per impedire a Jonathan Rea di trasformare (anche) questo Campionato in un irresistibile monologo Verdone.

Al sesto tentativo, infatti, Chaz Davies è riuscito ad interrompere la striscia vincente del bi-iridato in carica Rea, leader della Kawasaki. Il trentenne gallese della Rossa di Panigale ha fatto suo nella seconda manche il derby britannico con Johnny, risolto dopo un doppio cambio di posizioni nel concitatissimo ultimo giro di gara. Marco Melandri, a lungo in gioco per la vittoria, ha perso terreno solo nel finale concludendo per la terza volta in stagione al terzo posto. Messaggio chiaro e forte: la Ducati, uscita a pezzi dalla gara-1 di sabato a causa della scivolata conclusiva di Chaz Davies al penultimo passaggio, mentre stava tentando di sbarrare la strada al solito Rea, è viva e vegeta.

Ieri Rea, retrocesso in terza fila dalla nuova regola salva-spettacolo, ha impiegato appena cinque giri per districarsi nel gruppone, con le Ducati sempre in scia. A sei giri dalla bandiera a scacchi, Chaz Davies ha superato di slancio il team mate Marco Melandri e, due dopo, si è avventato sul funambolo nordirlandese, che però non ha mollato fino alla fine. Davies ha compiuto una piccola sbavatura all’ultima tornata, permettendo a Rea di riprendersi il primato; ma il nuovo e definitivo cambio di posizioni è avvenuto all’ultima chicane, con il ducatista che si è avventato con grandissima decisione sul battistrada: stavolta il Cannibale è rimasto a digiuno!

L’errore commesso al sabato da Chaz aveva fatto precipitare la Ducati a -55 dalla vetta del Mondiale. La svolta domenicale è stata possibile grazie al cambio nella scelta delle gomme: in gara-2, sia Davies che Melandri hanno montato le soffici, annullando di fatto il divario con la fantasmagorica Kawasaki di Rea, autentico spauracchio iridato con il suo pesantissimo “punteggio pieno” dopo le prime cinque gare di questo 2017 nato comunque sotto il segno della Ninja.

Il punto sul “Mondiale degli Altri”. L’argentino Leandro Mercado si è confermato il primo dei piloti Aprilia in Aragona (preceduto due volte su due il più esperto Eugene Laverty). La decima posizione in gara-2 di Leon Camier ha chiuso un weekend da dimenticare per la MV Agusta, anche se nel warm up pre-seconda manche i tecnici della scuderia italiana sono riusciti a risolvere alcuni dei problemi dell’ormai obsoleta F4. Musi lunghi in casa Honda, con Stefan Bradl dodicesimo e Nicky Hayden costretto al ritiro per problemi alla frizione, in gara-2.

Possono infine sorridere, oltre a Rea ed ai ducatisti, l’olandese della Yamaha Michael Van der Mark e lo spagnolo della Ducati “satellite” (team Barni Racing) Xavi Forés, rispettivamente quinto e sesto dietro l’altra Kawasaki di Tom Sykes, in difficoltà, anche se parzialmente giustificabile per le non perfette condizioni di salute che lo hanno vessato per tutto il weekend.

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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