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Taekwondo, Europei Under 21 2017: edizione da record per l’Italia

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Mai così bene l’Italia agli Europei under 21. Quanto fatto la scorsa settimana a Sofia entra di diritto nella storia tricolore di questa disciplina, decisa a rilanciarsi dopo essere rimasta fuori dalle Olimpiadi di Rio 2016. Un’assenza pesante dovuta principalmente al cambio generazionale che da quest’anno sembra tuttavia avvenuto a tutti gli effetti.

A brillare sono in particolare le donne con la storica finale tutta azzurra tra Daniela Rotolo e Cristina Gaspa nei -67 kg, l’argento di Sara Al Halwani nei -46 kg e il bronzo di Licia Martignani nei -62 kg. Non da meno gli uomini trascinati dal mesagnese Vito Dell’Aquila. Provenienza (la stessa di Carlo Molfetta) e una capacità innata di fare bene nei grandi appuntamenti sono davvero un bel biglietto da visita per questo atleta laureatosi campione europeo dei -54 kg. Per certi versi inaspettata e allo stesso modo di grande valore il bronzo di Attilio Ventola nei -74 kg. Davvero bravo il brindisino che in Bulgaria ha effettuato un bel salto di qualità.

Con due ori, due argenti e due bronzi la compagine azzurra ha sbriciolato il precedente primato di due anni fa quando furono cinque le medaglie (nessuna d’oro) conquistate a Innsbruck. Un trend di crescita notevole che conferma l’Italia ai vertici del taekwondo giovanile. Quel che risulta diverso questa volta è la competitività già raggiunta a livello senior da tanti di questi atleti. Rotolo è nella top ten mondiale, Gaspa, Dell’Aquila e Al Halwani hanno iniziato alla grande la stagione. Piace anche la diversa provenienza degli atleti: Sicilia, Lazio, Emilia-Romagna, Marche, Puglia, tante piccole realtà sono presenti nello Stivale. Ora non resta che continuare su questa strada.

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Foto FITA

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