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Tennis, Fabio Fognini: sulla terra rossa l’ora della verità

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Non è certo un periodo eccezionale per il tennis italiano. In campo femminile, Vinci ed Errani stanno vivendo una caduta che non riescono a fermare e non sembrano esserci giocatrici pronte a sostituirle al top, almeno nell’immediato. Stesso discorso in campo maschile, dove l’eliminazione in Coppa Davis ha messo a nudo una situazione analoga. L’unica notizia lieta di questo avvio di stagione per il tennis italiano si chiama Fabio Fognini, che dopo un 2016 complicato per via degli infortuni sembra aver ritrovato la forma ed il gioco dei giorni migliori. Il tennista di Arma di Taggia (Imperia) è chiamato dunque a confermare l’ottimo avvio di stagione su quella che è sempre stata la superficie a lui più congeniale, la terra battuta.

La semifinale al Masters 1000 di Miami è sicuramente il risultato che viene in mente pensando al 2017 di Fabio Fognini. La stagione infatti, non era cominciata nel migliore dei modi con le sconfitte al primo turno a Sydney ed al secondo a Melbourne. Anche la terra rossa sudamericana non ha portato grandi soddisfazioni, eccetto il quarto di finale a San Paolo, raggiunto però senza particolari acuti. Tutte sconfitte evitabili quelle contro gli spagnoli Tommy Robredo (Buenos Aires), Albert Ramos-Vinolas (Rio de Janeiro) e Pablo Carreno-Busta (San Paolo). Quello di Miami, visto in quest’ottica, può quindi apparire come risultato isolato. In effetti lo è; guai però a pensare al solito Fognini. Quello che ha impressionato di più dell’azzurro durante la sua cavalcata fino alle semifinali, è stata la continuità nell’arco della singola partita. “Fogna” ha mostrato di nuovo il “suo” tennis, comandando con il dritto, concedendo poco al servizio e soprattutto gestendo mentalmente la partita, senza cedere al nervosismo nei momenti di difficoltà. Il problema di Fabio è infatti sempre stato questo, la continuità, oltre che nella partita, anche nel corso della stagione. Troppe sconfitte contro avversari inferiori alternate ad imprese contro i big, troppi passaggi a vuoto, troppe racchette spaccate, che hanno ogni volta messo in ombra un talento fuori discussione.

Sembra dunque un Fognini “nuovo” quello che si appresta a cominciare la stagione sulla terra rossa, superficie da sempre favorita e sulla quale ha vinto tutti i quattro titoli presenti nel suo palmarès, l’ultimo lo scorso anno ad Umago. Il cambio di Fogna è in realtà cominciato lo scorso novembre, quando alla fine della scorsa stagione, ha deciso di affidarsi al coach argentino Franco Davin, ex allenatore tra gli altri di Juan Martin Del Potro, ed al preparatore atletico Duglas Cordero, che aveva già lavorato con Francesca Schiavone. Davin ha subito individuato le due aree su cui lavorare, testa e fisico, grazie alle quali far venire fuori il tennis di Fabio. Secondo il tecnico argentino, Fognini aveva preso qualche chilo di troppo, essendo stato infortunato a lungo. Allenamenti in spiaggia, sul cemento, in palestra, e sudore, tanto sudore. I deludenti risultati di gennaio e febbraio vanno di conseguenza visti in quest’ottica: l’inizio di anno è stato dedicato soprattutto al lavoro fisico, mettendo a punto la base per consentire all’azzurro di star bene e giocare con continuità. E i risultati sembrano dare ragione al “sergente” Davin. La mole di lavoro ha infatti fatto bene non solo al fisico del giocatore italiano, che ha mostrato tanta forza nelle gambe e velocità di piedi, ma anche alla testa.

A livello mentale è infatti un Fognini diverso, più sereno. Il merito di questa ritrovata stabilità, oltre alla consapevolezza di star bene e poter quindi esprimere il proprio tennis, potrebbe derivare anche dal matrimonio con Flavia Pennetta, e dalla dolce attesa di quest’ultima. Non sarebbe la prima volta che uno sportivo trae giovamento da avvenimenti di questo tipo. Il campione del mondo di Formula 1 Nico Rosberg è solo l’ultimo esempio. Fognini ha infatti rivelato di essere stato chiaro con Flavia, prima di partire per i due tornei sul cemento nordamericano. “Comincio a stare bene e sento di star giocando bene, ma tu hai la priorità. Se tu stai bene e sei felice allora vado a giocare, altrimenti rimarremo a casa insieme”. Flavia sembra aver dato il suo lasciapassare alla trasferta americana (e menomale aggiungeremmo). Questo ha dato sicuramente serenità e stabilità al tennista italiano e dall’altro lato potrebbe averlo responsabilizzato. La programmazione sulla terra rossa potrebbe subire variazioni proprio in funzione del lieto evento della coppia Fognini-Pennetta.

Fogna sembra dunque avere ora tutti gli strumenti per compiere il definitivo salto di qualità. A livello agonistico, la condizione fisica è ottima e sembra esserlo ancor di più quella mentale; a livello personale invece, sta vivendo sicuramente uno dei momenti più belli della sua vita, con il matrimonio ed il figlio in arrivo. L’ultimo step spetta quindi a lui, ossia far venire fuori il suo tennis in maniera definitiva, non a sprazzi. Non gli si chiede di vincere uno Slam, ma di certo di non sprecare un talento cristallino che potrebbe portarlo ad essere presenza fissa tra i primi venti del mondo.

 

Foto: Facebook Fabio Fognini

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