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Tennis, Fed Cup 2017: l’Italia sfida Cina Taipei con un occhio al World Group I
Manca poco alla sfida tra Italia e Cina Taipei, in programma il 22 ed il 23 aprile e valevole per la permanenza nel World Group II di Fed Cup. Al Circolo Tennis “Hugo Simmen” di Barletta, la nazionale azzurra, attualmente al numero 9 del ranking per nazioni e capitanata da Tathiana Garbin, si affiderà a Sara Errani, Jasmine Paolini, Martina Trevisan e Camilla Rosatello. Il capitano asiatico Shi-Ting Wang invece, in assenza delle stelle Su-Wei Hsieh e Kai-Chen Chang, ha convocato Ya-Hsuan Lee, Chieh-Yu Hsu, Ching-Wen Hsu e Chia-Jung Chuang. La nazione di Taiwan, numero 19 del ranking, è stata promossa nel World Group II un anno fa, dopo due decenni passati nei gruppo zonale 1. L’Italia parte dunque con tutti i favori del pronostico.
Ad avere un ruolo chiave nell’arco della due giorni sarà senza ombra di dubbio Sara Errani. La tennista romagnola è la giocatrice più esperta tra le otto e spetterà a lei portare all’Italia i due punti dei singolari. Il weekend di Fed Cup è infatti perfetto per lei per confermare le buone sensazioni di ripresa che ha lasciato il torneo di Bogotá della scorsa settimana. Le due singolariste di Cina Taipei dovrebbero essere Ya-Hsuan Lee e Chieh-Yu Hsu, numero 298 e 372 del ranking. Sebbene la seconda abbia ottenuto di recente ottimi risultato sul rosso, non dovrebbero causare problemi all’azzurra.
Il ruolo di seconda singolarista italiana invece, è conteso da Jasmine Paolini e Martina Trevisan, con la prima leggermente favorita. Le due, che hanno debuttato contro la Slovacchia giocando e vincendo insieme il doppio (a risultato già acquisito), hanno la ghiotta opportunità di giocare in un palcoscenico importante contro avversarie alla portata, facendo esperienza e continuando il processo di crescita. Le loro prestazioni, chiunque delle due debba giocare, potrebbero dipendere in parte dal sorteggio di venerdì: giocare il secondo singolare, con Errani che magari ha già conquistato il primo punto, sarebbe sicuramente diverso dal debuttare con la responsabilità di dover incanalare positivamente la sfida. La speranza è che si possa evitare di arrivare al pericoloso e decisivo doppio, in cui le asiatiche si affiderebbero all’esperta Chia-Jung Chuang, in passato numero 5, mentre il capitano azzurro dovrà decidere chi affiancare a Sara Errani.
Oltre al ranking, anche la superficie favorisce nettamente le azzurre. Nonostante le recenti sconfitte contro Spagna e Slovacchia, è sulla terra rossa che le nostre giocatrici, soprattutto Errani, si esprimono meglio. È inoltre sulla terra che l’Italia ha conquistato due dei suoi quattro titoli. Discorso opposto invece per Cina Taipei, che curiosamente disputerà solo la seconda sfida su questa superficie nel giro di 22 anni. L’incontro precedente risale al 2007 ed era lo spareggio per entrare nel World Group II perso 3-2 contro la Croazia. Risale invece al 1985 l’unico precedente tra le due squadre, con l’Italia che prevalse 3-0.
Ci sono quindi tutte le carte in regola perché l’Italia possa sbarazzarsi agevolmente di Cina Taipei ed evitare, dopo vent’anni, la retrocessione nel gruppo 1 della zona Europa/Africa, la cosiddetta Serie C. La sfida è di vitale importanza per il movimento tennistico italiano al femminile ed assume maggiore rilievo se si considerano i cambiamenti previsti al format della Fed Cup da parte della ITF. La Federazione Internazionale infatti, ad agosto voterà l’allargamento a 16 nazioni per quanto riguarda il World Group I. Ecco dunque che vincere questa sfida potrebbe voler dire non solo rimanere nel World Group II ma addirittura tornare a lottare per il titolo già dal prossimo anno.
Foto: Facebook FIT
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