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Vela, Trofeo Princesa Sofia 2017: Italia da 8 in pagella, Francesco Marrai raccoglie quanto seminato

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Quando alla vigilia di Rio 2016 la leggenda della vela Robert Scheidt chiese al responsabile azzurro Alp Alpagut di potersi allenare con Francesco Marrai nessuno si stupì più di tanto. Il brasiliano conosceva benissimo le qualità del livornese nato a Pisa.

Il finanziere che a Rio rimase per un soffio fuori dalla Medal Race ha iniziato nel migliore dei modi il nuovo quadriennio olimpico: successo ai Campionati italiani a Ostia e trionfo nel prestigioso Trofeo Princesa Sofia. In una delle classi a cinque cerchi dal livello tecnico più elevato e con atleti competitivi da ogni parte del mondo (alle Baleari erano 134 gli iscritti) Marrai ha conquistato la vittoria più prestigiosa della carriera. Un successo importante anche per come è maturato. La Medal Race è stata decisiva per decidere il duello contro il britannico Elliot Hanson, una piccola rivincita per il movimento azzurro uscito con le ossa rotte da Rio proprio per l’incapacità di dare il meglio di sé nella regata con i punti raddoppiati.

Nessuna medaglia ma tante belle notizie anche dalle altre classi. Nel windsurf Mattia Camboni e Marta Maggetti confermano di aver fatto un bello step in avanti rispetto allo scorso anno. Stesso discorso per il 49er FX di Ottavia Maria Raggi e Paola Bergamaschi, degne eredi di Giulia Conti e Francesca Clapcich. Hanno stupito in positivo Elena Berta e Sveva Carraro, quinte in un 470 da troppi anni pecora nera tra le classi tricolori, e il nuovo Nacra 17 di Ruggero Tita e Caterina Banti. Nato sotto tante polemiche, in particolare per la burrascosa separazione tra Banti e l’ex compagno Lorenzo Bressani, l’equipaggio misto ha pian piano acquisito certezze nel corso delle regate. In attesa di capire che cosa faranno Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, l’Italia potrebbe aver trovato un altro doppio su cui puntare.

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