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Volley, Champions League – Final Four a Roma, le ambizioni di Civitanova e Perugia. Lube favorita, Block Devils all’ultima chance

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La Final Four della Champions League di volley maschile torna in Italia dopo addirittura sei anni di assenza. L’ultima volta fu Trento a festeggiare di fronte al proprio pubblico del PalaOnda di Bolzano (ultimo successo italiano nel torneo), questa volta l’atto conclusivo della massima competizione continentale si svolgerà nella nostra capitale per la prima volta nella storia.

Il PalaLottomatica di Roma sarà il grande teatro della super sfida tra le migliori quattro formazione del Vecchio Continente: chi saranno i Campioni d’Europa? Due squadre italiane ai blocchi di partenza che si affronteranno direttamente in semifinale: quali sono le ambizioni di Civitanova e Perugia? Analizziamo nel dettaglio la situazione, ricordando che la vincente del derby in semifinale se la dovrà vedere in Finale contro la trionfatrice di Zenit Kazan vs Berlin Recycling Volleys (la corazzata russa, vincitrice delle ultime due Champions League, parte con tutti i favori del pronostico).

 

CIVITANOVA:

La Lube sta attraversando un momento di forma davvero pazzesco. È avanti 1-0 nella Finale Scudetto contro Trento, ha eliminato Modena ai quarti di finale della Champions e dalla rincorsa verso il tricolore, sta giocando divinamente bene e sta mostrando uno strapotere tecnico e fisico davvero sbalorditivo.

I ragazzi di Chicco Blengini si presentano in semifinale da favoriti ma la sfida da urlo contro Perugia è da prendere con le molle. Per la quinta volta nella storia (la seconda consecutiva) i cucinieri sono entrati tra le 4 grandi d’Europa ma hanno alzato la Coppa soltanto nel 2002. Questa volta c’è la seria possibilità di tornare a lottare concretamente per il trofeo anche se lo Zenit Kazan sembra ancora una spanna avanti.

Civitanova ha perso due partite in questa edizione della Champions League: quella d’apertura contro il Berlin Recycling Volleys che però non ha impedito di vincere il girone eliminatorio e quella di ritorno degli ottavi di finale contro il PGE Skra Belchatow (davvero ininfluente, i biancorossi sul 2-0 avevano già staccato il pass per il turno successivo dove poi avrebbero demolito Modena con un doppio 3-0).

Un vero e proprio carroarmato che sembra inscalfibile ma che nella partita secca potrebbe pagare l’importanza della posta in palio: questa può essere l’unica vera incertezza attorno alla formazione marchigiana.

Le bordate di Tsvetan Sokolov, la classe e il carisma di Osmany Juantorena, la regia di Micah Christenson, l’equilibrio dato da Jiri Kovar, il libero cambia valori Jenia Grebennikov, due centrali di qualità come Dragan Stankovic e Davide Candellaro. Un sestetto di grande qualità che cerca il colpaccio.

PERUGIA:

I Block Devils sono alla prima Final Four della loro storia anche se si sono qualificati in qualità di società organizzatrice dell’evento, con annessi costi importanti. È l’ultima occasione per vincere un trofeo in questa stagione dopo essere stati eliminati da Trento nelle semifinali scudetto e da Piacenza nei quarti di finale della Coppa Italia. Un doppio ko che ha fatto malissimo alla squadra del patron Sirci che ora punta tutto su questo appuntamento, nella bolgia del PalaLottomatica chiamato a fare il tifo per Ivan Zaytsev e compagni.

Proprio lo Zar dovrà dare una scossa a tutta la squadra: lo schiacciatore è stato uno dei volti più importanti della faraonica campagna acquisti estiva che ha portato in Umbria anche il centrale Marko Podrascanin e il martello Aaron Russell (assente causa infortunio) per unirsi all’opposto Aleksandar Atanasijevic, il capitano Emanuele Birarelli, al palleggiatore Luciano De Cecco. Si era partiti per vincere tutto e ora si rischia di rimanere a bocca asciutta.

Non sarà facile superare lo scoglio Civitanova in semifinale, attualmente superiore per quanto visto nelle semifinali dei playoff scudetto. Servirà un’importante prestazione da parte dell’intera squadra di coach Lorenzo Bernardi: l’ultima occasione per non chiudere la stagione con zero tituli, da evitare a tutti i costi visto quanto si è speso sia sul mercato che per ottenere l’organizzazione di questo evento.

 

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