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Volley, Champions League: le pagelle di Perugia-Civitanova. Podrascanin e Zaytsev da urlo, che delusione Juantorena. I Block Devils in Finale, flop Lube

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La semifinale della Champions League 2017 di volley maschile ha premiato Perugia che è riuscita a sconfiggere Civitanova al tie-break, guadagnandosi così la Finale contro lo Zenit Kazan al PalaLottomatica di Roma. Di seguito le pagelle del derby italiano.

 

PERUGIA:

MARKO PODRASCANIN: 10. È stato letteralmente imprendibile, il vero uomo in più di Perugia. La sagra di primi tempi e muri, unite a un servizio ficcante, ha fatto la differenza. Chiude con 7 stampatone all’attivo e 17 punti complessivi. L’ha risolta quasi da solo nel tie-break.

ALEKSANDAR ATANASIJEVIC: 9. Un martello continuo, la vera spina nel fianco di Civitanova che fatica ad arginare le sue bordate. L’opposto serbo si carica sulle spalle la squadra sotto il profilo realizzativo e chiude con 20 punti all’attivo.

IVAN ZAYTSEV: 7,5. Il carisma non è mancato allo Zar, soprattutto nella prima parte dell’incontro: è lui a rendersi propositivo più volte, a trovare colpi vincenti di grandissima qualità e a prodigarsi anche in ricezione. L’entusiasmo è quello dei migliori, proprio nel palazzetto in cui è esploso: servirà uno Zaytsev da urlo per la missione Finale.

LUCIANO DE CECCO: 8. Capisce che l’arma dei primi tempi può far male a Civitanova, fiuta la serata di grazia di Podrascanin, gestisce bene Atanasijevic e Zaytsev. Memorabile la sua pipe andata a segno nel terzo set. Il palleggiatore è stato davvero sbalorditivo.

ALEX BERGER: 6,5. Gioca la sua onesta partita accanto a Zaytsev, si mette in luce a tratti, chiamato anche poco in causa da De Cecco. Chiude con 7 punti.

EMANUELE BIRARELLI: 7. Cuore di capitano. Poco appariscente ma c’è sempre, soprattutto nel tie-break dove trova un muro memorabile prima di infortunarsi (nulla di grave).

ANDREA BARI e FEDERICO TOSI: 7. Ci sono stati tanti recuperi difensivi per Perugia, merito anche dei due liberi che non si sono mai tirati indietro.

 

CIVITANOVA:

OSMANY JUANTORENA: 4. Gioca una delle più brutte partite della stagione (e non solo) in uno dei momenti più importanti. Non riesce quasi mai a entrare in gioco, sbatte più volte contro il muro avversario, non ingrana, sbaglia diversi colpi e perde nettamente il duello con Zaytsev. La brutta copia della Pantera, chiude con 11 punti e un tie-break da dimenticare.

TSVETAN SOKOLOV: 7. A tratti è stato l’unico che ci ha davvero creduto, ma da solo non ha potuto fare molto. Top scorer dell’incontro al pari di Atanasijevic con i suoi 20 punti.

JIRI KOVAR: 6,5. Uno dei migliori di Civitanova, non si è mai tirato indietro: l’avvio del tie-break è stato di suo marchio prima dello scivolone della squadra, si è comportato bene anche in tutti gli altri set. A referto con 15 punti e il 57% in attacco, lo schiacciatore ha fato il suo ma non è bastato.

MICAH CHRISTENSON: 5,5. La gestione di Juantorena è tutta da rivedere, si è appoggiato a Sokolov e ha interpellato poco i centrali. Si poteva fare meglio e complicare di più la vita agli avversari.

DAVIDE CANDELLARO: 6. Due sue invenzioni hanno permesso a Civitanova di trovare la vita del tie-break, ha firmato 4 muri ma non è stato quello dei giorni migliori.

DRAGAN STANKOVIC: 5,5. Ha l’occasione per attaccare qualche primo tempo ma non è una certezza, non mette costantemente in difficoltà gli avversari, manca il brio del capitano in campo.

JENIA GREBENNIKOV: 6,5. Si è reso protagonista di alcuni recuperi impossibili, si è dimostrato ancora una volta il libero più forte al mondo ma il resto della squadra ha stentato.

 

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