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Volley, SuperLega – Finale Scudetto, le pagelle di gara1: Sokolov, Juantorena e Christenson dettano legge. Dominio Lube, Trento in apnea

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Ieri pomeriggio si è disputata la gara1 della Finale Scudetto di volley maschile. Civitanova ha asfaltato Trento con un sonoro 3-0 al termine di una partita mai stata in discussione e durata appena 73 minuti di gioco: tutto troppo facile per la Lube che con disinvoltura si è portata in vantaggio nella serie per il tricolore, costringendo i dolomitici a una pronta reazione nella gara2 casalinga di giovedì prossimo. Di seguito le pagelle dell’incontro.

 

CIVITANOVA

TSVETAN SOKOLOV: 9. Un martellatore indiavolato, attacca come un ossesso, non sbaglia un colpo, colpisce a tutto braccio con grande varietà di colpi. Conclude da top scorer con 14 punti e un incredibile 69% in attacco.

OSMANY JUANTORENA: 8,5. Non sbaglia un colpo, è la vera spina nel fianco di Trento, le sue pipe sono una delizia e la sua potenza mette in croce gli avversari. Una vera Pantera sia in attacco (53%, 11 punti) che in ricezione dove tira su palloni con il 61%.

MICAH CHRISTENSON: 8. Si prende il premio come MVP al termine di una partita encomiabile, caratterizzata da una regia davvero di qualità che ha mandato in serie Sokolov e Juantorena, sabotando tutti i piani degli avversari.

JENIA GREBENNIKOV: 8,5. Probabilmente l’unico libero al mondo in grado di cambiare gli equilibri di una partita. Si prodiga in alcuni recuperi ai limiti dell’impossibile, pazzesco il 75% finale nel tabellino. Il francese è stato davvero unico.

DRAGAN STANKOVIC e DAVIDE CANDELLARO: 8. I due centrali sono sempre in luce: il serbo stampa 4 muri di grande fattura, la rivelazione della SuperLega piazza un’incredibile doppietta che spacca il secondo set.

JIRI KOVAR: 7. Tra tutte le stelle è quella che ha brillato meno ha giocato la sua onesta partita, chiamato poco in causa dalle dinamiche di gioco ma sempre molto presente.

 

TRENTO

SIMONE GIANNELLI: 5,5. Con una ricezione in grave crisi ha potuto fare davvero poco: la sua regia è risultata opaca, ha faticato a mettere i compagni nelle possibilità di fare male, ha provato a inventarsi qualcosina ma non era proprio giornata.

FILIPPO LANZA: 5. Il suo rendimento in trasferta, durante questi playoff, è il punto debole di Trento. Lontano da casa il capitano sembra trasformarsi in negativo e stenta a decollare: subisce quattro murate, commette sei errori al servizio, soprattutto vacilla in ricezione.

GABRIELE NELLI: 6. Quando è subentrato al posto di Stokr, Trento ha avuto una minima reazione. Il giovane opposto ci ha messo del suo, quanto basta per strappare una sufficienza ma per far svoltare una partita serve molto di più.

JAN STOKR: 4. L’opposto, strepitoso nella gara5 contro Perugia, si è totalmente eclissato nel primo set quando Trento non è mai riuscita nemmeno a fare il solletico agli avversari. Il ceco è stato sostituito da Nelli ed è rientrato sporadicamente: un brutto inizio di Finale, dovrà riscattarsi prontamente.

TINE URNAUT: 5. Difficoltà croniche sia in attacco che in ricezione, lo sloveno non è mai riuscito a imporsi ed è andato in apnea per tutta la partita.

DANIELE MAZZONE, SEBASTIAN SOLÈ, SIMON VAN DE VOORDE: 4,5. Lorenzetti ha fatto girare i suoi tre centrali, ha cambiato più volte la coppia in campo ma non ha mai ottenuto il risultato sperato.

MASSIMO COLACI: 4,5. Ha perso nettamente lo scontro diretto diretto con Grebennikov, sotto le bordate di Civitanova non è riuscito a dare il meglio di se stesso.

 

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