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Volley, SuperLega – Semifinali Scudetto, le pagelle di gara4: Juantorena e Atanasijevic show, flop di Modena. Campioni d’Italia addio, bella Trento-Perugia

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Ieri si sono disputate le gara4 delle semifinali scudetto di SuperLega, il massimo campionato italiano di volley maschile. Civitanova si è qualificata alla Finale, eliminando Modena che così deve scucirsi di dosso lo scudetto. L’avversaria della Lube sarà decisa dalla gara5 tra Trento e Perugia, in programma sabato pomeriggio. Di seguito le pagelle per scoprire top e flop di giornata.

 

OSMANY JUANTORENA: 10. La Pantera è incontenibile, perfetto in ogni fase di gioco, una macchina da guerra che si carica Civitanova sulle spalle e la conduce verso la quarta Finale Scudetto della sua storia (vinti tutti i precedenti). Lo schiacciatore si esalta, realizza 24 punti con un inverosimile 68% in fase offensiva, si prodiga in difesa dove non sbaglia nulla (67%) e chiude una giornata stellare con il risultato tanto sperato: dopo i tanti trionfi con Trento, questa volta stacca il biglietto per l’atto conclusivo anche con la Lube.

TSVETAN SOKOLOV: 8. La migliore spalla possibile per Juantorena, si mette continuamente in luce imbeccato da Christenson, svolge il suo buon lavoro da opposto e marca 22 punti di pregevole qualità. L’apporto del bulgaro è stato determinante per tutta la stagione e non poteva mancare proprio ora.

JIRI KOVAR: 8. Da quando è rientrato a tutti gli effetti, la stagione di Civitanova ha svoltato. Anche ieri lo schiacciatore si è prodigato in una partita fatta di grande sostanza, chiusa con 15 punti di cui ben 5 muri!

DRAGAN STANKOVIC: 8. Decisivo a muro, tocca di tutto, nel tie-break si erge a conquistatore (due murate determinanti su Ngapeth), non si tira mai indietro e trascina moralmente la sua squadra. Il veterano in casacca biancorossa chiude con 8 punti (3 stampatone).

 

ALEKSANDAR ATANASIJEVIC: 9. Se Perugia si regala gara5 contro Trento buona parte del merito è sua. È stato encomiabile di fronte ai 4000 spettatori del PalaEvangelisti che hanno chiesto di sbranare e lui lo ha fatto nel migliore dei modi, scaraventando a terra 22 punti (59% in attacco, 3 aces) con i quali ha messo in crisi la ricezione avversaria. L’opposto serbo è stato trascinatore ancora una volta.

IVAN ZAYTSEV: 6,5. Non è stato servito moltissimo da De Cecco ma il suo apporto non è mai mancato, sia in ricezione (58%) che in attacco (comunque 46% su 13 palloni toccati, 6 punti a referto). È chiaro che dallo Zar ci si attende sempre di meglio ma intanto si regala gara5 e lì dovrà essere protagonista.

ALEX BERGER: 7,5. Conferma di essere un eccellente innesto e di poter sostituire egregiamente Aaron Russell. Bravo di banda, risponde sempre presente quando viene chiamato in causa e chiude con 13 punti (65%).

EMANUELE BIRARELLI e MARKO PODRASCANIN: 7. Eccellente guardia al centro per il capitano della Nazionale e il fenomeno serbo che pesca anche 4 muri.

 

TRENTO: 5. Non è praticamente mai stata in partita contro Perugia, ancora a pezzi dopo la clamorosa sconfitta nella Finale di CEV Cup. I dolomitici stentano a decollare, crollano sotto i colpi di Atanasijevic, Giannelli non riesce a dare linfa ai compagni, gli uomini di attacco sono davvero spenti (male Lanza e Urnaut) e così i Block Devils passano agevolmente. Ora bisognerà rimboccarsi le maniche in vista di gara5, in programma sabato pomeriggio al PalaTrento, inviolato da un anno!

 

MODENA: 4. Non tanto per la partita persa ieri al tie-break, tra l’altro con degli eccezionali Earvin Ngapeth e Luca Vettori (24 e 21 punti, 53% e 61% in attacco), ma per una stagione ben al di sotto delle aspettative e conclusa malamente di fronte al proprio pubblico. Il PalaPanini sperava di trascinare i Canarini verso la gara5 e invece Civitanova scuce lo scudetto dalle casacche della Azimut: semifinale persa in Coppa Italia, out ai quarti di finale di Champions League proprio contro la Lube e ora eliminazione da Campioni d’Italia in semifinale dopo un mesto quarto posto in regular season (il prossimo anno si ripartirà solo dalla CEV Cup).

Allenatore cambiato in corsa (Tubertini per Piazza), atteggiamento in campo spesso non all’altezza, tecnicamente è mancato il servizio e così la squadra è spesso andata in crisi. Si è discusso delle difficoltà in palleggio, ma alla fine Orduna ha fatto anche il suo mentre Travica si è spento quasi subito dopo essere arrivato in pompa magna per i playoff.

 

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