America’s Cup 2017: tutti i soldi, le cifre, gli ingaggi, il montepremi. Milioni per costruire le barche, Paperoni finanziatori da miliardi di patrimonio

La America’s Cup è il trofeo sportivo più antico al mondo, fonda la sua origine nella notte dei tempi e fino a oggi conserva intatto il suo enorme fascino oltre che il suo potere attrattivo nei confronti di grandi sponsor. È uno sport per ricchi e la mole di soldi che circola nell’ambiente è spaventosa. La quantità di denaro necessaria per essere competitivi in questa manifestazione è esorbitante.

Il nuovo regolamento sembra aver ridotto i costi: se nell’ultima edizione erano serviti più di 100 milioni di euro per allestire un’imbarcazione, questa volta ne basteranno circa 20 milioni.

Masayoshi Son, il Presidente della SoftBank che scenderà in acqua con una barca battente bandiera nipponica, ha un patrimonio stimato di 11,2 miliardi di euro secondo la Bloomberg. Per lui questo investimento equivale davvero a una goccia nell’oceano e otterrà un importante ritorno di immagine.

Torbjorn Tornqvist, patron di Artemis Racing, sembra un poveraccio in confronto: il suo patrimonio è stimato attorno a 1,8 miliardi di euro. La leggenda della vela Ben Ainslie, invece, è riuscito a racimolare 50 milioni di euro da vari sponsor tra cui la Land Rover per poter costruire la sua imbarcazione. La Francia deve invece dire grazie al governo e ai 5 milioni di sponsorship messi sul tavolo da Groupama se avrà una barca da supportare.

Sapete invece quanto è costato alle Isole Bermuda organizzare la America’s Cup? Ben 77 milioni di euro tra miglioramenti delle infrastrutture e sponsorship ma il ritorno economico è stimato in addirittura 250 milioni, più di tre volte tanto!

Quanti soldi guadagnano invece gli skipper? Un paio di milioni di euro è la cifra media per questa competizione, un ingaggio apposito per l’evento ma anche gli stipendi del resto dell’imbarcazione sembrano essere molto allettanti. Non c’è un montepremi ufficiale per chi vincerà la Coppa dalle cento ghinee.