Basket, Mondiali 2019: l’NBA non lascerà partecipare i propri giocatori alle qualificazioni

La NBA ha informato la FIBA che i propri atleti, sia americani che stranieri, non saranno disponibili per le qualificazioni ai Mondiali 2019. La Federazione Internazionale aveva infatti approvato l’introduzione di un vero e proprio torneo di qualificazione per la rassegna iridata, con sei finestre, di nove giorni ognuna, in cui le squadre, divise ovviamente in base al continente, possono giocarsi l’accesso alla World Cup. Il lungo percorso comincerà nel mese di novembre del 2017 per finire a febbraio 2019. Questo calendario è ovviamente in conflitto con quelli delle competizioni nazionali ed internazionali per club, ma se questo è un problema minore in Europa e nel resto del mondo in cui la FIBA ha un maggior peso, il discorso cambia negli Stati Uniti. La NBA ha infatti deciso che non lascerà giocare i propri atleti, non solo quelli a stelle e strisce, durante le qualificazioni. Non ci saranno invece problemi per il Mondiale. Questa decisione influirà dunque anche sulle scelte delle altre nazionali, compresa l’Italia, che non potrà contare su Marco Belinelli e Danilo Gallinari.

Diverse sono quindi le opzioni per Team USA, sia per quanto riguarda i giocatori che l’allenatore. L’ipotesi al momento più plausibile è quella di utilizzare atleti impegnati nella lega di sviluppo, la D-League, mentre un’altra soluzione potrebbe essere invece quella di convocare giocatori impegnati nei campionati FIBA, che ovviamente modificheranno il proprio calendario in base a quello delle qualificazioni ai mondiali. La Federazione Americana ha inoltre reso noto che nemmeno coach Gregg Popovich sarà disponibile. Gli americani potrebbero in questo caso scegliere un allenatore diverso per ogni finestra, oppure utilizzare un solo allenatore, sempre non-NBA, per il solo torneo di qualificazione.

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Foto: Twitter FIBA