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Basket, Playoff NBA 2017: Golden State da record. Vince ancora a San Antonio e vola imbattuta alla terza finale NBA consecutiva
I Golden State Warriors sono la prima finalista NBA di questa stagione. La squadra guidata da Steph Curry e Kevin Durant ha vinto anche gara 4 a San Antonio completando lo sweep e presentandosi da imbattuta alla finale NBA, la terza consecutiva per la franchigia di San Francisco. Il ruolino di 12-0 in questi playoff rappresenta un autentico record: mai nessuno, da quando anche il primo turno si gioca al meglio delle sette partite, era riuscito a raggiungere la finale senza perdere nemmeno un incontro. Golden State è quindi la prima squadra a riuscirci.
I San Antonio Spurs si presentano ancora più incerottati a gara 4: dopo Tony Parker e Kawhi Leonard, anche David Lee è costretto a saltare la partita, costringendo Popovych ad un quintetto inedito. Manu Ginobili, infatti, dopo 55 partite di playoff, torna tra i cinque titolari in quella che potrebbe essere la sua ultima apparizione in NBA. È proprio lui a realizzare il primo canestro dell’incontro: il 2-0, ed il successivo 4-2 firmato da LaMarcus Aldridge, rappresenteranno gli unici vantaggi della partita degli Spurs. Steph Curry e Kevin Durant infatti, si mettono subito all’opera, realizzando rispettivamente sei ed otto punti consecutivi (7-16). Golden State vola già in doppia cifra di vantaggio. Ginobili prova a rifare sotto i suoi firmando il -6 (15-21), ma il primo quarto si chiude 31-19 per i Warriors grazie a ben 13 punti di Curry. Dopo i primi dodici minuti già non c’è più partita: priva di giocatori come Parker e Leonard, San Antonio non ha le armi per opporre resistenza allo strapotere di Golden State, che infatti nel secondo quarto dilaga. Gli ospiti tirano con il 74% dal campo nella seconda frazione, trascinati da 10 punti di Durant. I Warriors raggiungono anche il +19 (32-51) prima di tornare negli spogliatoi avanti 51-65. I vari Murray, Simmons e Mills non possono nulla contro l’armata della Baia. Una tripla di Durant sigla il +22 nel terzo quarto (56-78). Aldridge, davvero deludente nel corso di tutta la serie, prova a guidare la reazione d’orgoglio dei suoi, che riescono ad accorciare fino al -10 (75-85) ma un paio di triple di Curry ricacciano indietro definitivamente gli Spurs. Il terzo parziale è 78-96. Golden State continua a macinare punti nel periodo finale, mentre San Antonio riesce ad evitare il crollo, senza tuttavia dare mai l’impressione di poter ribaltare le sorti di un incontro e di una serie segnati. A due minuti dalla fine, Popovych decide di togliere Ginobili: tutto l’AT&T Center riserva un’emozionante standing ovation all’argentino, che potrebbe aver concluso qui la sua carriera NBA, dopo 15 stagioni a San Antonio e 4 titoli. Il finale è 115-129 per Golden State che completa così il terzo cappotto di fila e vola alla terza finale NBA consecutiva, diventando la seconda squadra della Western Conference dopo i Los Angeles Lakers a riuscirci. L’uomo che ha trascinato i Warriors all’atto conclusivo della stagione è ovviamente Curry, autore di 36 punti. Durant si ferma a 29 con 12 rimbalzi. La squadra della Baia avrà ora nove giorni di riposo prima di gara 1 delle Finals, dove attende la vincitrice della serie tra Boston e Cleveland. San Antonio invece, chiude la sua stagione con i 20 punti di Kyle Anderson ed i 15 con 7 assist di uno straordinario Manu Ginobili.
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Foto: profilo Twitter NBA