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Calcio, Finale Europa League 2017: il Manchester United ai raggi X. Manca Ibra, ma Pogba e Rashford guidano i Red Devils

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Questa sera a Stoccolma si tiene la finale di Europa League ed il Manchester United va a caccia dell’unico trofeo che manca nella bacheca della società inglese. Una coppa che Josè Mourinho proverà a portare ad Old Trafford e che vale anche il fondamentale pass per la Champions League del prossimo anno, visto che lo United ha fallito questo obiettivo in campionato.

Il cammino europeo del Manchester non è stato assolutamente liscio, anzi è stato ricco di ostacoli fin dal primo girone, superato solamente al secondo posto dietro al Fenerbahce. Ai sedicesimo è arrivato un comodo passaggio del turno contro il St.Etienne,  ma lo United ha avuto vita facile solo contro i francesi. Negli ottavi i russi del Rostov sono stati piegati da un gol di Mata, che ha regalato il successo ai Red Devils in casa dopo l’1-1 dell’andata.

Ancora più impervio il passaggio tra quarti e semifinale. L’Anderlecht è arrivata fino ai tempi supplementari (1-1 sia all’andata che al ritorno) prima del gol decisivo di Rashford. Lo stesso centravanti inglese ha firmato il sucesso in casa del Celta Vigo. Al ritorno gli spagnoli hanno pareggiato in trasferta per 1-1, ma l’errore di Guidetti al 96′ grida ancora vendetta. Un cammino dunque non agevole quello del Manchester per giungere fino all’ultimo atto della competizione.

Durante il ritorno con l’Anderlecht si è fatto male Zlatan Ibrahimovic, con il ginocchio dello svedese che ha fatto crac, facendogli perdere tutto il finale di stagione. Ibra era il miglior marcatore dello United con cinque gol, stesso bottino di Henrikh Mkhitaryan, giocatore fondamentale nello scacchiere offensivo di Mourinho.

Le due stelle, peró, che dovranno guidare il Manchester United nella finale di stasera saranno soprattutto Paul Pogba e Marcus Rashford: il francese è stato il grande colpo del mercato estivo e su di lui ovviamente c’è una grandissima pressione e la finale è una partita che non puó sbagliare, mentre il giovane attaccante inglese ha preso sulle spalle i compagni in molte circostanze e soprattutto ha sostituito Ibra al centro dell’attacco.

Mourinho al Porto è partito da una Coppa Uefa per poi l’anno successivo conquistare la Champions. A Manchester si augurano che la storia si possa ripetere.
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