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Calcio
Coppa Italia 2017, Finale Lazio-Juventus: i biancocelesti ai raggi X. Biglia è il leader, Keita e Immobile gemelli del gol
La Lazio va alla ricerca della settima Coppa Italia della sua storia e si accinge ad affrontare la Juventus, vincitrice, tra l’altro, delle ultime due edizioni della competizione. Il pronostico pende dalla parte della Vecchia Signora, ma i biancocelesti arrivano alla sfida in condizioni di forma strepitose e proveranno a giocare un brutto tiro alla Juventus, consapevoli di disporre di un organico all’altezza di competere ad armi pari con qualsiasi avversario. Ma andiamo ad analizzare ai raggi X i punti deboli e i punti di forza dell’organico a disposizione del tecnico Simone Inzaghi.
PORTIERE
L’infortunio di Marchetti ha spedito in rampa di lancio il 22enne Thomas Strakosha, in merito al quale in tanti hanno storto il naso, convinti che la porta laziale non fosse al sicuro con un elemento giovane e acerbo. L’estremo difensore albanese, tuttavia, sta stregando anche i suoi detrattori e, dopo qualche incertezza iniziale, sta inanellando prestazioni di altissimo profilo e parate decisive. L’inesperienza, in ogni caso, rappresenta ancora il suo punto debole, ma la malizia e il carisma gli consentono di sopperire ai suoi limiti attuali e di smussare i piccoli difetti legati alla giovane età.
DIFENSORI
Stefan De Vrij è il perno di un reparto solido e arcigno e rappresenta il leader sia tecnico sia carismatico della difesa biancoceleste. Sarà lui a guidare il pacchetto arretrato nel ruolo di centrale, affiancato dal mastino Bastos e dall’esperto Stefan Radu, storica bandiera laziale e autore del gol che due anni fa illuse la squadra nei primi minuti della finale contro la Juventus. Non è escluso, tuttavia, che possa scendere in campo anche Wesley Hoedt, il macigno olandese che tanto bene sta facendo nelle ultime gare, mentre Jordan Lukaku è in forte dubbio e difficilmente sarà della partita.
CENTROCAMPISTI
Lucas Biglia è il capitano e il punto di riferimento del gruppo agli ordini di Simone Inzaghi, l’uomo chiave del 3-5-2 del tecnico che alla sua sapiente regia affida la manovra biancoceleste. L’argentino sarà affiancato dal giovane fenomeno Sergej Milinkovic-Savic, che a soli 22 anni può già vantare tante presenze con la maglia della Lazio e ha annichilito la Roma con due reti nel doppio derby della semifinale di Coppa Italia. Il serbo coinuga alla perfezione prestanza fisica e doti tecniche e dispone di eccellenti tempi di inserimento, che lo rendono letale quando riesce ad incunearsi nell’area avversaria, in particolar modo nel gioco aereo. Resterà in dubbio fino all’ultimo istante Marco Parolo, mediano della Nazionale di Conte agli Europei 2016 e straordinario interprete del ruolo di mezz’ala, seppur con compiti più difensivi rispetto al recente passato. Alle sue spalle, scalpita il giovane Alessandro Murgia, la cui sfrontatezza da 20enne gli sta consentendo di scalare posizioni nelle gerarchie del tecnico. Sulle corsie laterali sono intoccabili Dusan Basta, terzino destro dalla bionda chioma dotato di un grande temperamento, e Senad Lulic, artefice del trionfo in finale nel 2013 con uno storico gol contro la Roma. Poche chances, infine, per Patric e per Luca Crecco, che partiranno certamente dalla panchina.
ATTACCANTI
Keita Balde e Ciro Immobile sono in forma smagliante e guideranno l’attacco biancoceleste. Il senegalese sta vivendo il suo miglior momento da quando è approdato nella Capitale e ha messo a referto 7 reti nelle ultime 4 partite, mentre il bomber napoletano è il capocannoniere stagionale con ben 22 gol all’attivo in campionato. I due idoli della tifoseria laziale avranno il compito di mettere in difficoltà la difesa bianconera, apparsa di recente meno solida del solito, e proveranno ad entrare nella storia del club con le loro giocate. Ma attenzione anche al fantasista brasiliano Felipe Anderson, sacrificato sull’altare degli schemi di Simone Inzaghi ma autentica variabile impazzita per il tecnico laziale, che si affiderà al talento del carioca per provare a cambiare l’inerzia della partita in corso d’opera. Difficile ipotizzare spazi importanti per Filip Djordjevic, rimasto ormai ai margini degli schemi del tecnico, e Cristiano Lombardi, tornato utile in più occasioni nel corso della stagione.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Facebook Keita Balde