Formula 1

F1, analisi qualifiche GP Spagna 2017: Lewis Hamilton è davanti a tutti, ma la Ferrari c’è, qualche passo in avanti per la Red Bull, ma l’oscar del giorno va a Fernando Alonso 7°

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Sarà Lewis Hamilton a partire in pole position domani nel GP di Spagna, ma che fatica per il tre volte campione del Mondo! Il vantaggio su Sebastian Vettel è stato di appena 51 millesimi, per cui la Ferrari, nonostante qualche acciacco di troppo, è molto più vicina di quanto pensasse il team di Brackley. Seconda fila per Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen (che sbaglia nel giro decisivo per puntare più in alto), quindi terza fila tutta Red Bull con Max Verstappen che stacca Daniel Ricciardo, quindi uno strepitoso Fernando Alonso (McLaren), Sergio Perez (Force India), Felipe Massa (Williams) e Esteban Ocon (Force India).

 

MERCEDES – Ancora una volta due piloti nei primi tre posti, ma siamo convinti che nel team anglo-tedesco fossero convinti della doppietta, viste anche le difficoltà di Sebastian Vettel. Lewis Hamilton (1:19.149) tuttavia piazza la sua sessantaquattresima pole position (meno uno da una leggenda come Ayrton Senna) per un soffio sul tedesco della Ferrari. Valtteri Bottas si ferma in terza posizione dopo un ottimo avvio di Q3 e ha la convinzione di aver sprecato una grande opportunità. Dopo un venerdì mattina nel quale la W08 appariva un vero e proprio spauracchio, grazie anche ai nuovi aggiornamenti, il vantaggio sugli avversari si è mano a mano ridotto e le qualifiche sono state molto più combattute del previsto. In vista di domani Hamilton rimane il favorito, e non solo perché parte davanti a tutti, ma il passo gara è pressoché identico con Vettel, per cui ci sarà grande battaglia. Sarà l’occasione del primo vero e proprio corpo a corpo tra i due? Molto si deciderà in partenza come sempre e la durata degli pneumatici farà il resto.

 

FERRARI – Una qualifica nella quale si è passati dal tormento all’estasi. La FP3 aveva lasciato in eredità problemi seri per la Power Unit di Vettel che è stata sostituita in fretta e furia (arrivando al quarto turbocompressore e al terzo motore endotermico) ma l’inizio della Q1 ha rasentanto l’incubo. Il team, infatti, richiama ai box il ferrarista proprio per nuovi problemi al motore che, tuttavia, vengono risolti in poche curve. Sospiro di sollievo enorme e il quattro volte campione del Mondo ha potuto liberare tutta la sua adrenalina, sfiorando addirittura la pole position. Una prima posizione mancata per colpa di una chicane finale che rimane il tallone d’Achille per la “Rossa”. Nonostante tutto il sabato si chiude con il sorriso per la scuderia di Maranello e non era facile da prevedere. E’ mancata solamente la zampata di Kimi Raikkonen che, con il senno di poi, poteva chiudere terzo.

 

RED BULL1:19.706 il tempo finale di un ottimo Max Verstappen che si issa in quinta posizione e regala una boccata d’ossigeno ad un team che ne ha bisogno. Si annunciavano grandi novità a Barcellona per la scuderia di Milton Keynes, ma così non è stato. Le difficoltà permangono e l’olandese dimostra di essere in grado di strappare il massimo dalla RB13. Molto peggiore l’andamento di Daniel Ricciardo, sesto, ma a quasi quattro decimi dal giovane compagno di squadra. La vera rivoluzione arriverà, forse, in Canada. Per il momento l’obiettivo sarà stringere i denti.

MCLAREN – Per una volta mettiamo il team inglese nei piani alti per un semplice motivo: Fernando Alonso. Strepitoso lo spagnolo che completa una qualifica da incorniciare con un settimo posto da urlo. Il merito è tutto suo, dato che il compagno di squadra, Stoffel Vandoorne, è penultimo e ha chiuso la sua giornata direttamente nella Q1. Nonostante lo spagnolo abbiamo già la testa ad Indianapolis, domani vuole disputare un grande GP in casa e cercare di portare a casa punti pesanti. Se ci riuscisse sarebbe davvero una impresa da applausi.

FORCE INDIA Ottavo Sergio Perez, decimo Esteban Ocon. Ancora un sabato positivo per il team tinto di rosa che conferma di essere cresciuta anche in qualifica. Per domani c’è la concreta possibilità di portare entrambi i piloti in zona punti, dato che la vettura risponde sempre presente in gara.

WILLIAMS – A inizio anno si diceva che Felipe Massa si era abbonato al sesto posto. Bene, siamo convinti che il brasiliano, nono oggi, tornerebbe indietro nel tempo volentieri, dato che la sua macchina inizia a soffrire e vede le avversarie sempre più vicine, se non davanti. Chi rimane sempre dietro, invece, è Lance Stroll, diciottesimo in griglia, staccatissimo dal compagno.

HAAS – Kevin Magnussen (undicesimo) e Romain Grosjean (quindicesimo) vengono eliminati nella Q2 e proseguono nel loro Mondiale ad alti e bassi. Alcune sessioni vanno bene, altre sono negative. La monoposto non è male, ma i piloti troppo spesso non sono perfetti.

TORO ROSSO – Ancora un passo indietro per il team di Faenza. Carlos Sainz è dodicesimo (perde la Q3 per due decimi) ma il tasto dolente è Daniil Kvyat addirittura ultimo. Un andamento allarmante per il pilota russo che vede il compagno spagnolo sempre a debita distanza. Per domani l’obiettivo credibile sarà portare qualche punto a casa, ovviamente parlando di Sainz.

RENAULT – Il fine settimana, almeno fino alla Q2, era stato decisamente incoraggiante per la scuderia transalpina. Ma il sabato ha portato ben pochi sorrisi. Dopo diverse sessioni interessanti, Jolyon Palmer è tornato nei ranghi, salutando la compagnia nella Q1, mentre Nico Hulkenberg ha mancato la zampata decisiva per appena due decimi, e si ritrova tredicesimo. A inizio weekend si parlava di due piloti nella top ten. A questo punto già portarne uno sarebbe una mezza vittoria.

SAUBERPascal Wehrlein compie una delle imprese di giornata e manda la scuderia svizzera nella Q2, non propriamente una consuetudine. Marcus Ericsson rimane a 5 millesimi dal compagno e finisce la sua giornata nella Q1. In poche parole un sabato non negativo come al solito. Puntare alle prime dieci posizioni sarà quasi impossibile, ma qualche segnale positivo si è intravisto.

 

alessandro.passanti@oasport.it

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