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F1, GP Monaco 2017: le gomme che verranno utilizzate a Montecarlo. Possibili strategie e pit-stop

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Il tracciato di Monaco, scenario dell’omonimo Gran Premio anche nell’edizione 2017, per le caratteristiche uniche che ha rende le strategie tanto importanti quanto fragili. Sul primo versante, è fondamentale non sbagliare alcun calcolo nelle tempistiche di rientro al box, poiché commettere un errore e trovarsi imbottigliati nel traffico, fosse anche per una breve porzione della corsa, rischia di compromettere il risultato finale. Il secondo elemento, invece, è dettato dall’imprevedibilità nello sviluppo della gara: data la costante vicinanza di guard rail e muretti, ogni errore viene pagato a caro prezzo dal pilota che lo commette, ed essendo pressoché nulli gli spazi di fuga, sovente è chiamata ad entrare in gioco la safety-car (da qualche tempo anche solo virtuale). E quando accade ciò, ogni possibile sviluppo strategico è passibile di venire modificato, in base alla voglia di sovvertire una situazione sfavorevole o, in alternativa, difendersi dagli attacchi di chi segue, evitando di farsi sorprendere. Sarà dunque necessaria, mai come negli altri appuntamenti del Mondiale di F1, una certa elasticità mentale da parte dei team, che dovranno essere in grado di modificare i propri piani ad opera in corso con decisioni rapide, se le circostanze dovessero richiederlo.

Fatta tale premessa, è importante sottolineare un dato: per la prima volta nella stagione 2017, le scuderie hanno avuto la libertà di scegliere quali, tra le 10 delle 13 coperture che avranno a disposizione nel week-end monegasco, potranno decidere di utilizzare. Ovviamente, il limite massimo entro cui muoversi è delineato dalla stessa Pirelli, che per l’occasione ha optato per un tris di mescole più aggressive, rispetto a quelle portate a Barcellona: ultrasoft (banda viola), supersoft (banda rossa) e soft (banda gialla), dalla gomma più morbida a quella più dura nell’ordine. Scelta logica, essendo fondamentale cercare quanto più grip possibile sulle strade del Principato, normalmente adibite alla viabilità cittadina e molto sporche ad inizio evento, per poi andare in via di miglioramento con il trascorrere dei turni.

Tutti i team hanno fatto ampie scorte di gomme ultrasoft, le più prestazionali, che saranno utilizzate non soltanto per fare il tempo nella qualifica del sabato, ma presumibilmente anche per affrontare il primo stint di gara la domenica. Il consumo, tenendo in considerazione la maggiore durezza degli pneumatici Pirelli versione 2017, non dovrebbe rappresentare un particolare problema, consentendo dunque due diverse tipologie di strategie: una sosta, con cambio obbligato di tipologia di mescola come impone il regolamento; due stop, per provare ad impostare una gara più aggressiva, limitando l’uso della copertura meno prestazionale (la supersoft, dato che ben difficilmente la soft verrà presa in considerazione) allo stint finale del Gran Premio. Chiaramente, le strategie non possono che essere legate a doppio filo anche a quella che sarà la posizione di partenza del singolo pilota, nonché la qualità dello start nella gara di domenica: non è dunque da escludere che le scuderie siano costrette a rivedere la propria tattica, se le cose non dovessero volgere come previsto.

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davide.brufani@oasport.it

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