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F1, GP Monaco 2017: l’importanza di partire in prima fila. E’ la storia che lo “impone”

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In una F1 in cui la gestione della corsa, pur non essendo più preponderante come nel triennio precedente, ricopre comunque ugualmente un ruolo importante, partire da una buona posizione in griglia (pole position o prima fila) è quantomai necessario, così da poter impostare una gara potendo controllare ciò che fanno i propri avversari diretti. Banale dirlo, ma su di un circuito cittadino ed angusto quale è Montecarlo, tale obiettivo è ancora più pressante. Sorpassare, tra le curve del Principato, è pressoché impossibile, se non assumendosi rischi di contatto con il pilota che precede o con le barriere circostanti, che essendo vicine all’asfalto difficilmente perdonano errori di valutazione.

La storia del GP di Monaco parla abbastanza chiaro in proposito: sulle 63 edizioni fin qui disputate, in 29 casi ha vinto il pilota partito dalla pole position, mentre sono 42 il numero di successi conquistati da chi partiva in prima fila (dunque al 2° posto, nel peggiore dei casi). A testimonianza di quanto conti qualificarsi bene, onde evitare di restare imbottigliati nel traffico delle vetture più lente, accumulando ritardo in grado di non consentire di poter lottare per vincere. Caso curioso, l’edizione 2016 del GP monegasco smentisce tale “regola”, poiché a vincere fu Lewis Hamilton, che scattava dalla terza posizione, in seconda fila. Ma la corsa dell’anno passato è stata influenzata dall’asfalto bagnato nella prima parte di essa, dunque del tutto particolare e maggiormente imprevedibile circa l’andamento proposto. Sull’asciutto, ben difficilmente il poleman Nico Rosberg, da sempre molto forte tra le strade di Montecarlo, si sarebbe fatto scappare la vittoria.

Se valutiamo i precedenti stagionali del sabato di prove ufficiali, la Ferrari può guardare a questa statistica con preoccupazione minore: vero è che Mercedes, anche grazie alla mappatura in grado di garantirle maggiore potenza per l’occasione, sembra ancora avere qualcosa in più sul giro secco che definisce la griglia di partenza, ma la differenza si è nettamente assottigliata rispetto al recente passato. Tolto il GP del Bahrain, infatti, almeno una “rossa” del team di Maranello è sempre stata in prima fila in questo scorcio di Mondiale 2017, con l’exploit di Sochi, laddove Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen monopolizzarono le prime due posizioni al sabato. Sarà fondamentale confermare tale tendenza anche nel prossimo week-end, poiché qualiicarsi male equivale a compromettere gran parte delle possibilità di risultato in ottica gara, dovendosi a quel punto più che altro affidare alla fortuna, aggrappandosi ad un qualche episodio favorevole.

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davide.brufani@oasport.it

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