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Formula 1

F1, GP Monaco 2017: tutte le vittorie della Ferrari a Montecarlo

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La Ferrari sbarca a Montecarlo per cercare di interrompere un digiuno nel Principato che dura addirittura dal 2001. La pista più famosa del mondo è storicamente poco amica della scuderia di “Maranello” dato che vi ha vinto appena 8 volte nelle 74 edizioni disputate (63 delle quali valevoli per il Mondiale di Formula Uno).

La prima edizione in assoluto si corse nel 1929 e se la aggiudicò il britannico Wlliam Grover-Williams su Bugatti, mentre il primo italiano a festeggiare tra curva del “Tabaccaio” e “Rascasse” fu Tazio Nuvolari nel 1932 su Alfa Romeo (prima di Achille Varzi e Luigi Fagioli). Per trovare il primo successo targato Ferrari bisogna attendere il 1953 con Vittorio Marzotto, in una edizione tra le poche disputate in quel periodo. Tra il 1938 ed il 1947, infatti, non si corse il GP di Monaco anche per colpa della seconda Guerra Mondiale, come nel 1949, nel 1951 e nel biennio 1953-1954.

Al ritorno alle gare è ancora Ferrari, nel 1955 con il francese Maurice Trintignant che vince la gara (che all’epoca si disputava su 100 giri), dopo che la pole position era stata fissata dal leggendario Juan Manuel Fangio (e che si ritirò al giro 49). L’altra Ferrari, quella di Nino Farina, si piazzò in quarta posizione.

Da questo momento in avanti parte un digiuno veramente impressionante. Bisogna arrivare alla doppietta di Niki Lauda (1975 e 1976) per vedere nuovamente una vettura di Maranello salire sul podio assieme al principe Ranieri di Monaco. Nella prima occasione l’austriaco centrò pole e vittoria, chiudendo con poco meno di tre secondi su Emerson Fittipaldi (McLaren) e 17 su Carlos Pace (Brabham). Per Clay Regazzoni (partito al fianco del compagno in griglia), invece, il suo GP si fermò al giro numero 36 per un incidente. Anche nel 1976 Lauda scattò dalla pole e vinse sui saliscendi monegaschi davanti alle due Tyrrell di Jody Scheckter e Patrick Depailler. Stessa sorte, invece, per Regazzoni. Secondo al via ma out per un incidente, stavolta al giro 73.

Sarà proprio il sudafricano Scheckter a riportare la “Rossa” al trionfo a Montecarlo, nel 1979, sfruttando la partenza al palo, e chiudendo con appena 4 decimi su Regazzoni, ormai alla Williams. Fu ritiro, invece, per Gilles Villeneuve, che due anni dopo salì sul gradino più alto del podio rifilando 40 secondi ad Alan Jones (Williams) e un minuto e mezzo a Jacques Laffite (Ligier).

Gli anni ’80 ed i primi anni ’90 lasciano la scuderia di Maranello a bocca asciutta. Occorrerà Michael Schumacher, e la pioggia, nel 1997 per spezzare il tabù. Il tedesco centra la sua terza vittoria a Montecarlo con quasi un minuto su Rubens Barrichello (Stewart) e 82 secondi sul compagno Eddie Irvine. Bis due anni dopo (doppietta davanti a Irvine e Mika Hakkinen), e tris quattro anni dopo (per un soffio su Barrichello) per il 7 volte campione del Mondo.

Proprio quella del 2001 è l’ultima vittoria Ferrari sulla pista più famosa del mondo. Una carestia di 15 edizioni che va assolutamente interrotta. 8 vittorie totali mettono la “Rossa” al secondo posto dietro la McLaren a 15, mentre nelle ultime 7 edizioni si sono registrati 3 successi di fila per la Red Bull e 4 della Mercedes.

alessandro.passanti@oasport.it

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