Formula 1

F1, GP Spagna 2017: ancora un cambio di power unit per la Ferrari. L’affidabilità sta diventando un problema?

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Il week-end vissuto fino ad ora dalla Ferrari, in Spagna, presenta due facce ben diverse, due lati della medaglia che non permettono di poter essere pienamente soddisfatti del potenziale mostrato dalla “rossa” di Maranello. Se la vettura si è ben comportata come velocità, tanto in qualifica quanto sul passo gara, sono invece preoccupanti i vari problemi tecnici avuti nella due giorni fin qui vissuta sull’asfalto del Montmelò. A farne le spese, in termini di tempo perso ai box ed ansie da dover gestire, è stato soprattutto Sebastian Vettel.

Sulla macchina numero 5 del tedesco, infatti, si è registrata una noia idraulica alla power unit, che ha costretto gli uomini ai box ad un lavoro incredibile tra la fine della terza sessione di libere e l’inizio della qualifica, per sostituire il turbocompressore e l’MGU-H. Per la prima componente si è al quarto pezzo utilizzato nel Mondiale 2017, per la seconda al terzo. Continuando su tale falsariga, il rischio è quello di dover incorrere ben presto in una penalità sulla griglia di partenza, che le norme fissano in 10 posizioni calcolate sulla base del risultato ottenuto. Scenario, questo, che complicherebbe evidentemente la lotta nel Mondiale con la Mercedes, sempre più serrata anche nel fine settimana corrente.

Ciò che aspetta il team di Maranello è un lavoro su un doppio fronte: da un lato la continua ricerca di una sempre maggiore prestazione, dall’altro la necessità di non sacrificare la tenuta del mezzo imposta dal regolamento. Che, a prescindere dal discorso penalità affrontato sopra, rischia comunque di non presentare adeguate garanzie nemmeno in gara, a fronte di condizioni particolari quali caldo estremo oppure vicinanza con l’avversario di turno, che non consentirebbe di far “respirare” adeguatamente l’unità motrice.

Ma d’altronde, una F1 che è tornata ad essere più estrema anche in fase di sviluppo, oltre che prestazionale, in un certo qual modo ha riportato il campionato indietro di diversi anni, laddove rotture e limiti di affidabilità erano una componente tutt’altro che sorprendente e rara da vedersi. Gli appassionati non possono che apprezzare tale lato “vintage” della categoria, anche se ciò comporta brividi come quelli vissuti durante la Q1 delle qualifiche odierne, quando Vettel è stato in procinto di doversi fermare ai box a causa di nuove noie tecniche non del tutto risolte, ma poi fortunatamente superate grazie anche alla caparbietà del tedesco.

 

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davide.brufani@oasport.it

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