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Formula 1

F1, GP Spagna 2017: dove ha perso la corsa Sebastian Vettel? Ferrari caduta nella rete Mercedes

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Non è semplice analizzare a mente fredda la gara di Barcellona, quinto appuntamento del Mondiale di F1 2017. Il tracciato del Montmeló è stata teatro di una sfida bellissima tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton ricordando agli appassionati quel duello magico tra Nigel Mansell ed Ayrton Senna del 1991 su questa stessa pista.

Due uomini che si sono confrontati a viso aperto e senza esclusione di colpi: la partenza a fionda di Seb, il sorpasso straordinario ai danni di Bottas, la difesa strenua del tedesco, uscendo dai box, sul britannico e poi la manovra all’esterno di Lewis sul teutonico, decisiva per il successo finale a precedere l’alfiere del Cavallino Rampante. Tutto molto bello direbbe il buon Bruno Pizzul e questa corsa rimarrà ben impressa nel cuore e nel cervello perchè sono stati 66 giri di passione ed agonismo puro.

Tuttavia, riavvolgendo il nastro ideale di questa domenica spagnola come e dove ha perso la gara Vettel? Gli episodi cardine sono due:

  • Il gioco di squadra Mercedes
  • La Virtual Safety Car

La Rossa partita benissimo ha cercato una strategia aggressiva fermandosi prima del previsto (15° giro), montando le soft, e mettendo sotto pressione la Mercedes. L’intenzione degli uomini di Maranello era quella di obbligare le Frecce d’Argento a completare un sorpasso in pista ed essere all’inseguimento. Una tattica, purtroppo, alterata dal gioco di squadra del team teutonico che, un po’ come avvenuto in Bahrain, ha “sacrificato” Valtteri Bottas per la causa “Hamilton”. Il ruolo di stopper del finlandese su Seb avrà soddisfatto i nostalgici dello “Zio” Beppe Bergomi. Quei 2/3 giri dietro allo scandinavo sono costati qualcosa come 4 secondi (all’incirca) consentendo ad Hamilton, distante 8″ dopo la prima sosta, di recuperare terreno con le medie ed avvicinarsi al rivale con mescole più prestazionali. In questo senso, possiamo dire che il buon Valtteri è stato letale ai colori ferraristi sia per aver urtato Kimi Raikkonen alla prima curva, innescando la carambola che ha visto coinvolta anche la Red Bull di Max Verstappen, e sia per questo blocco ben riuscito. Ci fosse stato Kimi, forse, il giochino della Mercedes sarebbe stato più difficilmente attuabile. Comunque, quanto avvenuto, ha permesso al pubblico di godere della manovra sensazione del 4 volte campione del mondo sul finnico, autentico gioiello di giornata.

LA V.S.C. causata da contatto tra Felipe Massa e Stoffel Vandoorne, ha permesso poi ad Hamilton, di guadagnare quei secondi necessari per avvicinarsi, nel secondo valzer ai box, alla Ferrari (7″8 dilapidati) e mettersi in scia alla Rossa. In questo caso, forse, il muretto  del Cavallino avrebbe potuto far meglio ed approfittare per anticipare l’entrate dei rivali. Di fatto, è successo l’esatto opposto, costringendo il pilota agli straordinari contro un Lewis con pneumatici “migliori”.

C’è dunque un po d’amarezza ma anche la convinzione che le due vetture, nonostante una W08 rivoluzionata, siano alla pari ed a Montecarlo (28 maggio) ne vedremo delle belle.

 

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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