Seguici su

Formula 1

F1, GP Spagna 2017: Ferrari, strategia rivedibile nella gestione delle gomme. Decisivo il ritiro di Raikkonen

Pubblicato

il

Il GP di Spagna 2017, vinto da Lewis Hamilton dopo un duello serrato con il suo rivale Sebastian Vettel, è stata probabilmente una delle corse più tirate nella F1 degli ultimi anni, a testimonianza del grande equilibrio che sembra attualmente esserci tra Mercedes e Ferrari. Come di consueto, in situazioni simili a fare la differenza sono i dettagli, che possono assumere la forma di scelte strategiche azzeccate e buona sorte. Nello specifico della gara odierna, al team di Maranello è mancata la capacità di aggredire la corsa con quel pizzico di spregiudicatezza, utile a mettere in difficoltà il rivale teutonico, che per la prima volta quest’oggi, nel Mondiale 2017, è sembrato “giocare” con l’avversario sfruttando la superiorità numerica in pista venutasi a creare sin dal primo passaggio, quando Kimi Raikkonen è stato costretto al ritiro.

Innanzitutto, momento cruciale è stata la scelta di effettuare il primo pit-stop molto prima rispetto alla Mercedes, costringendo Vettel a rientrare nel traffico. Tale dato, non così grave quando si ha una vettura decisamente più prestazionale rispetto alle altre scuderia della griglia, Red Bull inclusa al momento, ha però permesso alla casa di Stoccarda di poter fare il colpo gobbo probabilmente decisivo, sfruttando la presenza di Valtteri Bottas in testa alla gara: il finlandese, anch’egli su gomma soft ma ben più usurata, e dunque decisamente meno rapido rispetto a Vettel in quel momento della corsa, è stato sacrificato dal suo muretto, sfruttando il fatto di avere il più immediato inseguitore (Daniel Ricciardo) ben lontano e non in grado di poter realmente impensierire il 27enne di Nastola, per rallentare il 29enne tedesco in una fase cruciale dello stint, cioè nei primi passaggi successivi al cambio degli pneumatici. Momento in cui, in linea di massima, ogni gomma, ed a maggior ragione quella più morbida e prestazionale a disposizione, offre il meglio del proprio potenziale.

Il tutto è stato “aggravato” dall’altra furbata della Mercedes in tale momento della corsa, cioè la decisione di far montare ad Hamilton la media (banda bianca), pneumatico sensibilmente meno veloce rispetto alla soft, riuscendo grazie al “blocco” di Bottas di cui sopra non solo a non perdere terreno da Vettel, ma addirittura a ricucire il gap di due secondi. Tale recupero ha così permesso ad Hamilton, liberatosi ben presto della gomma meno prestazionale, di approcciare all’ultimo stint di gara a sua volta con la soft dalla banda gialla, con di contro Vettel costretto ad andare sulla media per via delle richieste regolamentari inerenti ad ogni GP, che impongono di utilizzare almeno due delle mescole portate dalla Pirelli. Li si è consumato lo scacco matto della Mercedes, capace di sfruttare la sua maggiore velocità di punta rispetto alla Ferrari sul rettilineo principale, unico vero punto di sorpasso del tracciato di Barcellona, per consentire ad Hamilton di avere tutte le carte in regola per attaccare Vettel e prendersi la vittoria.

Ciò che emerge è stata dunque una gestione della strategia molto più inventiva ed aperta da parte della Mercedes, sapendo sfruttare a proprio vantaggio il fatto di doversi misurare contro il solo Vettel, e dunque in una condizione di superiorità nel numero delle armi presenti in pista e delle possibili tattiche adottabili. Di contro, Ferrari è stata stavolta colta di sorpresa, e per quanto con le ipotesi non si costruisce la concreta storia, resta il rammarico di non poter sapere come sarebbe potuta andare con Kimi Raikkonen in pista. L’impressione è che, con il finlandese ferrarista in gara, Mercedes non avrebbe potuto permettersi di sacrificare in tal modo Bottas per ostruire la corsa di Vettel, e dunque il tedesco della Ferrari sarebbe stato in grado di sfruttare meglio uno stint a lui teoricamente favorevole, non avendo alcun disturbo sul suo cammino.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

davide.brufani@oasport.it

FOTOCATTAGNI

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità