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Formula 1
F1, GP Spagna 2017: la Ferrari c’è e la guida un campione. La lotta con Mercedes è aperta e le strategie….
C’è poco da dire. La gara di Barcellona, quinto appuntamento del Mondiale 2017 di F1, è stato uno spettacolo. Erano anni che non si vedeva così tanto agonismo in pista in una sfida giocata sempre sul filo girando su tempi da qualifica per centrare il bersaglio grosso.
E’ stato di questa portata il duello tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, protagonisti assoluti dello show catalano a colpi di prestazioni fantascientifiche, manovre eccezionali e grande grande coraggio. La corsa l’ha vinta Lewis, reagendo da campione al negativo weekend di Sochi (Russia), dimostrando una padronanza del mezzo e una capacità di lettura eccezionale. Nonostante una scatto al via da dimenticare, il britannico è rimasto calmo cercando di tenere sempre a tiro la Ferrari di Vettel avendo la meglio nella gestione strategica della corsa, dando prova di grande decisione nel sorpasso sul ferrarista nell’ultimo stint di corsa.
Tuttavia, quanto avvenuto lungo i 4655 metri del Montmeló certifica, qualora vi fossero dubbi, che la Rossa c’è ed è guidata da un campione. Quanto fatto da Sebastian non può non essere degno di lode: la partenza a fionda, un passo gara eccellente sullo stesso livello del rivale ed una determinazione nei sorpassi e nel tenere la posizione che raramente gli avevamo visto. I 66 giri trascorsi sono da conservare e mostrare ai nipotini tra qualche tempo perché il teutonico non ha messo in mostra solo la sua velocità ma anche quella motivazione, esclusiva dei più grandi: battagliare e gettare il cuore oltre l’ostacolo. Come leggere altrimenti la “genialata” ai danni di Valtteri Bottas: due tre finte, piccolo spazio aperto sul lato destro del circuito, due ruote sull’erba e staccatona. Un vero e proprio gioiello! Del resto, 2 vittorie, tre secondi posti e la vetta della graduatoria piloti parlano chiaro.
Sarà dunque una contesa decisa dai particolari, gli stessi che hanno favorito il team di Stoccarda. Il “blocco stradale”, per dirla come l’ha definita Vettel, di Bottas in una fase cruciale della corsa, l’entrata ai box durante la Virtual Safety Car di Hamilton e forse anche il motore n.1 montato sulla SF70H, dopo il problema delle libere 3, non sono stati dei fattori favorevoli ed in vista del GP di Monaco (28 maggio) la ricerca della prestazione in qualifica sarà determinante su un circuito, sulla carta, dalla parte di Maranello per il “passo corto” del Cavallino.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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